Venerdì 19 luglio, è stato l’anniversario della strage di via D’Amelio dove fu ucciso il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta e come ogni anno i militanti di CasaPound hanno aderito alla sua commemorazione. Spiacevole nota a margine è stata il cosiddetto “comitato organizzatore” protagonista di uno stucchevole teatrino in un momento che avrebbe richiesto altro tipo di atteggiamento e decoro. Pur di non far partecipare i nostri militanti ha allertato addirittura la Digos, ribadiamo in un corteo che si vorrebbe “unitario”, in memoria di una strage di mafia, che si snoda per le strade di Palermo fino al punto di arrivo di via d’Amelio, luogo dell’attentato nel 1992. Già dallo scorso anno, notammo un certo ostracismo, problemi legati al simbolo, agli striscioni, semplicemente pretesti per far capire di non essere graditi. Quest’anno si è arrivati alla delazione bella e buona ed al divieto di partecipare.
Molto probabilmente il cosiddetto “comitato organizzatore” ritiene di tenere oramai a proprio appannaggio il corteo “unitario”, svolto tranquillamente, da sempre, tra tutte le sigle aderenti; essendo il proprio partito di riferimento, oggi, saldamente al Governo della Nazione non si vuol più esser confusi con gruppi più radicali. Non ci sono altre spiegazioni. Continueremo comunque, ovviamente, ad onorare la figura dell’Eroe Paolo Borsellino come più ci aggrada, tutti gli anni, nelle modalità che preferiremo e senza più sottostare ai diktat di questi cialtroni che fanno di una commemorazione un affare di famiglia!
Luogo: Palermo, Via D’Amelio