Protestano i ricercatori contro la precarizzazione del lavoro al Cnr, dodicimila in tutto e i precari ne rappresentano un terzo. La vertenza è nazionale e riguarda circa quattromila persone ma oggi coinvolge anche i colleghi siciliani, secondo i quali le forme contrattuali applicate causano una perenne incertezza che penalizza l’attività di ricerca. “Nell’Isola – denunciano Salvatore Perna e Giorgia Adamo (nella foto), ricercatori che rappresentano il movimento dei precari uniti appoggiato anche dalla Flc Cgil e Uil Rua Sicilia – manca un censimento dei ricercatori precari. Chiediamo quindi più trasparenza, garanzie e un futuro lavorativo certo ma soprattutto il diritto di potere partecipare al concorso. L’ultima selezione è stata sei anni fa”.
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