Il Co.Ri.Bi.A. – Consorzio di Ricerca sul Rischio Biologico in Agricoltura – entra nelle scuole siciliane per parlare di tipicità regionali e salute, affrontando la sfida di contrastare i rischi del “cibo spazzatura”.

Il progetto “Valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari siciliani – Tradizione, innovazione e sicurezza alimentare”, promosso dal consorzio, ha previsto attività didattico-educative rivolte alla popolazione scolastica.

 Gli incontri sono già partiti e continueranno negli istituti che hanno aderito. La proposta rappresenta un’opportunità per fornire uno strumento di intervento significativo sul territorio regionale, avvalendosi di un’equipe di esperti e collaboratori, con formazione universitaria specifica ed esperienza del settore, che contribuiranno a divulgare i risultati scientifici ottenuti nell’ultraventennale esperienza del Co.Ri.Bi.A.

I temi proposti mirano a realizzare azioni volte a promuovere la diffusione di comportamenti ed approcci di consumo consapevole di prodotti freschi e trasformati; la conoscenza e la valorizzazione della qualità, genuinità e tipicità delle produzioni agroalimentari siciliane; e ad alimentare e valorizzazione le qualità salutari e nutrizionali dell’agroalimentare, capaci anche di “trainare” l’immagine della Sicilia, “Regione europea della Gastronomia” per il 2025 (IGCAT).

La metodologia scelta prevede una differenziazione di interventi per le diverse istituzioni scolastiche, primarie e secondarie, e soprattutto un’attività educativa di tipo laboratoriale attraverso iniziative ludico-ricreative. Un percorso di analisi sensoriale che mette in gioco la vista, l’olfatto, il tatto, il gusto, la conoscenza e ancora il pensiero critico e la corresponsabilizzazione nei confronti della scelta e del consumo.

“L’ambizione del Co.Ri.Bi.A. – ha detto il vicepresidente Liliana Paola Castelli – è porsi come un trait d’union fra la ricerca scientifica, soprattutto nel campo della biodiversità che tanto influenza il comparto agricolo siciliano, e il consumatore finale, che spesso con comportamenti inconsapevoli contribuisce ad alterare le proprietà nutrizionali degli alimenti che arrivano nelle nostre tavole. Le conoscenze acquisite tramite ricerca che ruotano intorno alla sicurezza alimentare, al controllo della salubrità e alla preservazione delle preziose caratteristiche organolettiche delle colture siciliane devono essere divulgate e portate a conoscenza del consumatore”.


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