Chiara Barbera è la nuova Segretaria generale First Cisl Sicilia: subentra a Fabrizio Greco. La dirigenza cislina, convocata all’hotel Villa D’Amato di Palermo, si è espressa all’unanimità. Completano la segreteria regionale Salvatore D’Urso, attuale segretario generale First Cisl Catania e Calogero Savitteri.

Al 3° Congresso di First Cisl Sicilia hanno partecipato il Segretario nazionale First Cisl, Alessandro Delfino, il Segretario generale Cisl Sicilia, Leonardo La Piana e Vera Carasi, componente segreteria Cisl Sicilia. Ha dato il suo saluto ai congressisti anche il deputato siciliano Mario Giambona.

Molto articolata e ricca di spunti la mozione congressuale imperniata su difesa dell’occupazione e dei servizi, attenuazione degli effetti del risiko bancario, contenimento del fenomeno della desertificazione guardando al lavoro giovanile nonché alle aziende regionali, attive nel settore finanziario, che stentano a decollare. Nel documento, votato dall’assise congressuale, spazio anche alle politiche di genere e d’inclusività, al ruolo del sindacato, guardando a quali scenari apre l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in banche, assicurazioni nel settore della riscossione e delle authority.

“Ringrazio le delegate e i delegati della fiducia accordatami – dice Chiara Barbera –. Ci aspetta un grande lavoro che si snoderà in un contesto caratterizzato da repentini cambiamenti e trasformazioni che stanno per avvenire in uno stato di profonda incertezza. Sarà precipuo compito della nuova segreteria salvaguardare il lavoro fin qui svolto dal mio predecessore Fabrizio Greco. Siamo pronti alle sfide che affronteremo senza perdere mai di vista l’interesse della nostra base associativa”.

Per Chiara Barbera, agrigentina, dipendente Monte dei Paschi di Siena e componente la Sas di Complesso della banca toscana, “Intelligenza Artificiale, desertificazione bancaria, ristrutturazioni aziendali, lavoro giovanile ed inclusivo sono i temi su cui ci confronteremo – ribadisce Barbera -. In Regione Sicilia Irca rimane purtroppo una questione irrisolta. L’Ente, al quale si è dato vita nel lontano 2018, fondendo CRIAS ed IRCAC, stenta a decollare e dire che potrebbe essere un vero propulsore dell’economia siciliana. Al governo Schifani chiederemo maggior impegno come rimarcheremo ancora la necessità d’istituire un Osservatorio sull’attività bancaria, necessario per contenere gli effetti delle riorganizzazioni della rete commerciale degli istituti di credito. Queste revisioni comportano dolorose chiusure di sportelli privando di servizi fondamentali ampie zone della Sicilia”.


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