“Apprendiamo solo dalla stampa dell’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Palermo e constatiamo che su temi così centrali per il futuro della città il sindaco continua a sfuggire al confronto e alla condivisione. Crediamo che la complessità delle questioni richieda un dialogo continuo con le parti sociali e non confronti saltuari legati all’emergenza o vertenza del momento con le nostre categorie né tantomeno un sindaco solista in una città che richiede forme concrete di concertazione”. Ad affermarlo sono i segretari generali Cgil e Cisl Palermo, Mario Ridulfo e Leonardo La Piana insieme a Ignazio Baudo della segreteria della Uil Sicilia. “Da quello che apprendiamo ci saranno tagli di spesa su settori come le politiche sociali e la famiglia, sul tema dell’inclusione, sullo sviluppo sostenibile e tutela ambientale, sul capitolo dell’istruzione e sulle Partecipate. Proprio su queste da tempo chiediamo un confronto per parlare di rilancio in termini di potenziamento delle strutture aziendali, in termini occupazionali e per una migliore programmazione dei servizi. Per questo riteniamo necessario un confronto su tutte le aziende”. I tre segretari continuano: “ci chiediamo come si possa garantire che la città abbia nei prossimi anni servizi adeguati, abbiamo il timore che alle parole di esaltazione sul risultato ottenuto in termini di tempo, possano seguire momenti di sconforto quando si renderanno concreti i tagli”. Cgil Cisl Uil aggiungono “cosi come sul fronte delle entrate riteniamo si debba meglio distinguere tra ciò che è possibile incassare e ciò che si spera di incassare, anche in questo caso un errore di valutazione legato alla fretta, metterebbe a rischio il futuro dei servizi in questa città”. Per Cgil Cisl Uil “senza un confronto serio sistematico e preventivo tutta la città perde una occasione importante di lavoro sinergico anche alla luce della difficile situazione da cui si parte”. “I toni trionfalistici usati dalla maggioranza sembrano comunicare che adesso possa esserci una ripartenza, noi ci auguriamo che sia cosi, ma verificheremo se si tratta solo di parole o se a queste seguiranno i fatti. E’ evidente che se continuerà a mancare il confronto utilizzeremo gli strumenti e le forme dell’azione sindacale per farci ascoltare”, concludono Ridulfo, La~Piana~e~Baudo.