Sala piena a Palazzo della Cultura per la presentazione del libro di Pietro Gurrieri organizzato dalla parlamentare regionale del M5S
CATANIA – “Dobbiamo fermare l’avanzata della destra, mantenendo unito il Paese. L’autonomia differenziata non è una riforma amministrativa, ma un progetto politico che rischia di spaccare ulteriormente l’Italia. Rilanciamo da Catania il no alla Riforma Calderoli delle forze progressiste”.
Con queste parole la parlamentare Ars del M5S, Lidia Adorno, ha sottolineato l’importanza dell’unità delle opposizioni durante la presentazione del libro di Pietro Gurrieri, “Autonomia differenziata: come la destra ha spaccato l’Italia”.
L’evento, tenutosi a Palazzo della Cultura a Catania, ha visto la partecipazione di esponenti politici e sindacali impegnati nella mobilitazione contro la riforma Calderoli, ritenuta un grave rischio per l’equità territoriale e l’unità nazionale.
Il 20 gennaio prossimo la Corte Costituzionale deciderà sulla possibilità di un referendum contro la riforma, che secondo Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde e Cgil Sicilia potrebbe bloccare l’accordo tra Fratelli d’Italia e Lega per introdurre premierato e autonomia differenziata.
Durante l’incontro, Adorno e Nuccio Di Paola, vicepresidente vicario dell’Ars, hanno criticato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Non ha partecipato alla conferenza Stato-Regioni né ha preso posizione contro una riforma che indebolisce profondamente la Sicilia, a differenza del governatore della Calabria, Occhiuto”, ha ricordato Adorno. Di Paola ha definito la riforma “un regalo alla Lega, che non ha mai abbandonato la sua visione secessionista, celandola solo meglio”.
Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana, ha sottolineato l’urgenza di una strategia comune: “L’unità di questo tavolo sarà decisiva per bloccare una partita che è centrale per il futuro dell’Italia”.
Il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, ha invece denunciato la strategia delle destre, accusandole di puntare sull’astensionismo: “La Sicilia è stata la seconda regione d’Italia per firme raccolte contro la riforma, un segnale chiaro di quanto i cittadini percepiscano i pericoli di questo progetto. La battaglia non sarà solo contro l’autonomia differenziata, ma a difesa della democrazia, che si esercita attraverso il voto”.
L’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Antoci, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di equità: “Questa riforma toglie dignità alle regioni del Sud, aumentando le disuguaglianze. L’Italia deve rimanere unita”.
Ersilia Saverino, deputata regionale del PD, ha definito la riforma Calderoli “la secessione dei ricchi”, mentre Mauro Mangano, co-portavoce regionale di Europa Verde, ha parlato di “mistificazione”: “L’idea che l’autonomia permetta alle regioni di spendere soldi propri senza darli allo Stato è falsa”.
A chiudere l’incontro è stato Pietro Gurrieri, autore del libro, che ha lanciato un appello accorato: “La legge Calderoli non è una riforma amministrativa, ma un progetto politico incostituzionale. Questa autonomia non crea competizione o progresso, ma differenze inaccettabili che riportano l’Italia a una frammentazione pre-unitaria. È un attacco alla nostra Costituzione e alla nostra democrazia”.