Aeroporto Boccadifalco, Filcams Cgil su appalto vigilanza scaduto e non rinnovato. Lavoratori della Metroservice “sospesi”, senza lavoro e senza stipendio.

Palermo 25 ottobre 2024 – E’ silenzio all’aeroporto di Boccadifalco sul futuro di un appalto scaduto. E sulla delicata situazione dei lavoratori della Metroservice Spa, che fino al 31 luglio scorso hanno garantito il servizio di vigilanza e sicurezza dell’aeroporto e che oggi sono ancora in attesa delle retribuzioni di agosto e del Tfr.
La Filcams, come già aveva fatto sin dal 1° agosto, torna a sollecitare sulla vicenda l’ intervento delle istituzioni, della Prefettura, e dell’Enac.
“Enac continua a mantenere un preoccupante silenzio sul futuro di questo appalto scaduto, lasciando i lavoratori nell’incertezza più assoluta- dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario Filcams Palermo Manlio Mandalari, responsabile del settore –  Nonostante le ripetute richieste e solleciti formali, non è stato ancora fornito alcun aggiornamento sulla nuova gara di appalto, mentre i lavoratori restano a casa, privi di certezze sia sul fronte occupazionale che su quello salariale. Questa situazione di stallo è inaccettabile e si traduce in un grave danno economico e morale per i lavoratori e le loro famiglie. Oltre all’ultimo stipendio e alle spettanze di fine lavoro devono anche fare i conti con incongruenze nei cedolini già liquidati”.
Alla Prefettura la Filcams sollecita la richiesta di convocazione urgente delle parti coinvolte, compresa Enac, “per fare chiarezza sulle sorti della nuova gara di appalto e per garantire la tutela dei lavoratori”.
“Non è più possibile rimandare: è necessaria un’azione tempestiva per scongiurare il rischio che questi lavoratori, con contratti a tempo indeterminato, restino definitivamente senza occupazione e senza salario – aggiungono Aiello e Mandalari – La Filcams Cgil Palermo chiede che venga rispettata la clausola di salvaguardia sociale prevista dalla normativa degli appalti pubblici e che si trovino percorsi condivisi per risolvere questa situazione insostenibile”.


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