Aci Catena, scontro sull’impegno di 300mila euro per la sabbia vulcanica. L’opposizione: “Continua lo sperpero di denaro pubblico”.

“Ancora una volta l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Ferro non si smentisce e prova, con bugie e con un atteggiamento vittimista, ad alterare la realtà e a nascondere l’ennesimo debito che si sta creando”. Questa la presa di posizione dei gruppi consiliari di minoranza ‘Se puoi sognarlo puoi farlo’, con i consiglieri Giuseppe Aleo, Lorena Liuzzo e Mario Aleo, e ‘Prima l’Italia’, con Angelo Grasso e Rosario Sorbello, dopo la recente seduta consiliare sugli interventi di rimozione della cenere vulcanica sul territorio. “La sindaca – spiegano i capigruppo Giuseppe Aleo e Rosario Sorbello – ci accusa di non voler bene alla città perché abbiamo votato no ad una ratifica per la rimozione della cenere vulcanica, ma dimostra di avere la memoria corta. Infatti, il consiglio comunale, già lo scorso agosto, ha autorizzato una spesa di 100mila euro per la pulizia del territorio dalla sabbia vulcanica, forti dell’impegno che Stato e Regione hanno preso stanziando 1mln di Euro per tutti i comuni interessati. Ma a distanza di tempo noi e la gente ci chiediamo come l’amministrazione comunale abbia speso queste somme. Nessuno sa che fine abbiano fatto soldi e lavori”.

 “L’amministrazione Ferro – proseguono i consiglieri – è tornata in aula per chiedere un ulteriore stanziamento, questa volta senza copertura certa e quindi con la concreta possibilità di creare un ulteriore debito per il comune. Abbiamo chiesto chiarimenti sulle precedenti somme e sui lavori eseguiti ma ancora una volta l’amministrazione non ha risposto, sottolineando che oggi l’esigenza e la tipologia di interventi da fare, in realtà mai attuati, non sia più quella di due mesi fa. Infatti oggi le piogge hanno trascinato la sabbia nei punti a valle e all’interno dei tombini. Abbiamo quindi proposto – spiegano ancora – di rimodulare il progetto, prevedendo la raccolta manuale nei punti a valle, la raccolta manuale dei sacchetti, mai ritirati, e la pulizia delle caditoie, al fine di evitare allagamenti e disagi alle prossime piogge”.

 Una proposta avanzata dall’opposizione per ottimizzare il servizio e, soprattutto, per ridurne i costi. “Il nostro piano di interventi – affermano Aleo e Sorbello – avrebbe comportato una spesa di circa 25mila euro, a fronte dei circa 300mila euro che vuole impegnare la sindaca Ferro. Ma la risposta dell’amministrazione comunale è stato un chiaro no, in barba ai cittadini, al dissesto e alla sicurezza. Per questa amministrazione comunale, purtroppo, rappresenta la normalità mettere le mani nelle tasche dei cittadini, tassandoli e tartassandoli. Basta pensare all’aumento del +68% della Tari, del 48% di acqua, suolo pubblico e concessioni, senza considerare la creazione di oltre 1,5 milioni di debiti e la perdita in soli due anni di altri 3,5 milioni di finanziamenti. Noi – concludono – ribadiamo il nostro no allo sperpero di denaro pubblico e alla gestione sempliciotta dell’ente che oggi, ricordo, risulta sempre più invasa dai rifiuti rappresentando la pecora nera della provincia”.

Luogo: ACI CATENA, CATANIA, SICILIA

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