“Nuove frontiere in oncoematologia. Gestione multidisciplinare delle terapie target” è il titolo dell’evento formativo che si terrà presso l’aula Vignola dell’Ospedale Cervello di Palermo nei giorni di lunedì 11 e martedì 12 novembre. La segreteria organizzativa e provider sono a cura di Biba Group. Due sessioni, la prima pomeridiana e la seconda mattutina, volte alla formazione di tutti quei professionisti sanitari che, assieme all’oncoematologo, contribuiscono all’efficacia terapeutica e al benessere del paziente affetto da neoplasia. “L’evento – spiega la direttrice dell’Unità operativa complessa di Oncoematologia dell’Ospedale Cervello, Caterina Patti – nasce con il precipuo scopo di evidenziare l’importanza della presenza di un team multidisciplinare in azienda Villa Sofia – Cervello per migliorare il percorso terapeutico dei pazienti oncoematologici”.
Un team già operativo in realtà presso l’UOC dell’Ospedale Cervello, Centro di Riferimento Regionale per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle leucemie e dei linfomi e per il trapianto di midollo osseo, “ma occorre istituzionalizzarlo. – sottolinea Caterina Patti – Il nostro obiettivo è quello di creare ambulatori dedicati per visite congiunte multispecialistiche. Questo progetto andrà a complementare la già consolidata collaborazione con i cardiologi con i quali, in accordo con il Primario Vincenzo Polizzi, si arricchirà di nuovi progetti sia organizzativi che sperimentali. Il progetto è finalizzato in primis al benessere del paziente, perché può disporre di un team multidisciplinare dedicato, ma agevola anche i professionisti garantendo una migliore gestione degli eventi avversi causati dai farmaci e quindi consente una migliore continuità terapeutica”.
I farmaci target, tema della prima sessione dell’evento formativo, possono determinare diversi eventi avversi ma sono meno tossici rispetto alla chemioterapia. L’approccio multidisciplinare consente di gestire al meglio questi eventi e pertanto garantisce la migliore efficacia terapeutica. L’immunoterapia e i farmaci biologici, tema della seconda sessione dell’incontro, sono ad oggi parte integrante dell’armamentario terapeutico in oncoematologia: “Anche l’utilizzo di questi nuovi farmaci – aggiunge Caterina Patti – necessita di un approccio multidisciplinare” .
L’evento mira al contempo alla formazione e al confronto degli specialisti. A tal fine, sono previste due tavole rotonde con i diversi referenti di patologia che rappresentano il team multidisciplinare, ovvero il cardiologo, il nefrologo, il gastroenterologo, l’infettivologo, il radiologo, lo pneumologo e l’anestesista. Due saranno le letture magistrali a sostegno di un approccio condiviso e formativo: nella prima sessione, una lectio magistralis sulla gestione degli eventi avversi cardiovascolari nell’utilizzo dei farmaci target a cura del cardio-oncologo Stefano Oliva e l’altra, nella seconda sessione, sulla gestione delle infezioni dopo immunoterapia e terapie cellulari in oncoematologia a cura dell’ematologo esperto Corrado Girmenia.
“La nostra UOC – conclude la direttrice – si avvale di un team di Trial coordinators che ci consentono di accedere a numerosi studi sperimentali su tutte le patologie oncoematologiche. Questo ci dà la preziosa possibilità di offrire farmaci innovativi ai nostri pazienti prima di essere garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale, migliorandone così la qualità di vita e la prognosi. Eventi come questi sono utili quindi anche per diffondere e conoscere queste innovazioni e per lanciare un appello alle nostre istituzioni perché si dia il giusto riconoscimento a questi professionisti che ci permettono di essere all’avanguardia e offrire le più innovative strategie terapeutiche ai nostri pazienti. La ricerca e la sperimentazione stanno alla base del miglioramento della vita dei nostri pazienti”.