Una vera e propria baraccopoli, feci umane nei corridoi, degrado, spacciatori di droga, barboni e aggressioni ormai quotidiane ai commercianti e agli abitanti della zona. Non è il Bronx ma Vulcania a Catania, l’ex centro commerciale fiore all’occhiello della città è oggi una zona in assoluto abbandono.
Lo denuncia Luca Sangiorgio, dirigente di Forza Italia Catania, che ha raccolto, a sua volta, le numerose denunce dei commercianti, oltre 30, e dei cittadini della zona che lamentano di vivere nel degrado e nel timore.
“Siamo stanchi di vivere in questo degrado – lamentano i commercianti del plesso Vulcania – la gente non viene più a fare acquisti in questa zona perché, giustamente, ha paura e noi commercianti continuando così dovremmo chiudere le nostre attività che sono il sostentamento delle nostre famiglie. Abbiamo pure pensato di sobbarcarci a nostre spese l’ingaggio di un servizio di vigilanza privata, ma sarebbe un ulteriore spesa per noi insostenibile davanti al calo dei clienti. Perché il Comune si ricorda di noi solo per le tasse che ci chiede e poi ci abbandona a noi stessi?”.
“Quello che era l’ex centro commerciale Vulcania – spiega Luca Sangiorgio – è ora in mano a bande di spacciatori, barboni e immigrati che l’hanno eletto a loro territorio privato, trasformandolo in una sorta di bidonville. Tra siringhe per terra, bisogni umani, ubriachi e drogati, falò accesi (col rischio che l’intera struttura prenda fuoco) i commercianti e gli abitanti della zona si sentono abbandonati dal Comune e hanno paura perché numerosi sono stati gli episodi spiacevoli: si va dallo sputo alle vetrine dei negozi alle vere e proprie molestie ai passanti”.
“Una situazione intollerabile,- continua Sangiorgio – soprattutto se si pensa che il tutto avviene alle spalle degli uffici della III Municipalità, e nonostante le numerose segnalazioni l’Amministrazione Bianco, tranne qualche intervento di pulizia delle zone esterne di Vulcania, si è totalmente disinteressata del problema. Chiediamo al Comune di uscire dal suo letargo e intervenire per bonificare la zona sgomberandola da barboni, drogati e immigrati molesti, provvedendo all’intensificazione dei controlli e all’istallazione di telecamere di sicurezza. Forse Bianco, distratto dal ruolo di sindaco metropolitano, si è dimenticato che lui è soprattutto sindaco di Catania e la zona di Vulcania fa parte di questa città.”
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