Il Centro per l’impiego di Catania, su richiesta di sindacati e azienda, ha concesso una proroga di 17 giorni nell’ambito della procedura amministrativa relativa ai licenziamenti collettivi ex legge 223/91. Questo il risultato dell’incontro tra rappresentanti dell’impresa e delle sigle sindacali in merito alla riduzione del personale del sito produttivo di Pfizer a Catania.

Ben 130 lavoratori a rischio

La riunione è stata convocata al PalaRegione dalla direttrice dell’Ufficio, Salvatrice Rizzo, in continuità con l’azione intrapresa dall’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, per trovare soluzioni condivise alla vertenza che interessa 130 lavoratori.

Il 7 aprile nuovo confronto

Le parti hanno manifestato una reciproca apertura al fine di trovare un’intesa su prepensionamenti, mobilità per i dipendenti che hanno accettato il trasferimento ad Ascoli Piceno e per coloro che non potranno essere riconfermati.

Azienda e organizzazioni sindacali si confronteranno nuovamente il 7 aprile nella sede etnea di Confindustria. Saranno poi convocati il 26 aprile dal Centro per l’impiego per la chiusura della procedura. Dall’incontro è emersa la volontà dei sindacati di chiedere l’apertura di un tavolo nazionale al Ministero dello sviluppo economico che possa dare garanzie sul mantenimento dello stabilimento Pfizer a Catania negli anni a venire.

Regione, “Dialogo prosegue”

«La ritrovata apertura al dialogo tra le parti – afferma l’assessore Scavone – premia il misurato intervento della Regione che ha voluto fortemente restituire condizioni di serenità al confronto per tutelare i lavoratori; al contempo cercheremo di aprire un dialogo col governo nazionale affinché si possa ottenere la garanzia di continuità delle attività della Pfizer e il suo rilancio nel territorio isolano».

I sindacati

L’obiettivo dei sindacati è trovare un punto di incontro ed evitare che 130 unità di personale trovino la stessa sorte degli 80 lavoratori interinali il cui contratto non è stato rinnovato. “In questo senso – spiegano i sindacalisti – la proroga di 17 giorni del procedimento ci consentirà di affrontare la problematica nei dettagli, anche alla luce di tutte le misure di pensionamento ed incentivazione possibile rapportate all’intero personale. Confidiamo, dunque di chiudere questa vertenza senza lasciare per strada nessuno”.

 

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