Si è svolto ieri al Centro per l’impiego di Catania il vertice tra sindacati e rappresentati della società Papino Elettrodomestici spa che a ottobre ha aperto la procedura per la cassa integrazione per 229 lavoratori licenziati.
“Percorso travagliato quello con la Papino che, l’estate scorsa, ha avviato procedura di licenziamento dichiarando 83 esuberi per cessazione attività dei punti vendita di Misterbianco, Messina, Milazzo e Modica – dichiara Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia – Abbiamo chiesto più volte all’Azienda di rivedere la propria posizione al fine di scongiurare i licenziamenti, ricorrendo alla CIGS che avrebbe permesso di abbassare il costo del lavoro mantenendo la continuità reddituale dei lavoratori, cosa che avrebbe permesso all’Azienda di rilanciarsi sul mercato o intraprendere eventuali trattative con altri player nel settore. Papino, tuttavia, è rimasta ancorata alle sue idee e ha proceduto col licenziamento di 56 lavoratori su 83 esuberi dichiarati”.
“A pochi mesi dalla chiusura della procedura di licenziamento collettivo – continua la sindacalista – l’azienda richiede la CIGS per 229 lavoratori e proprio oggi è avvenuto l’incontro presso il Centro per l’Impiego di Catania durante il quale abbiamo richiesto fermamente che 56 lavoratori recentemente licenziati venissero reintegrati per essere inclusi nella procedura, condizione necessaria per poter proseguire il confronto a tutela di tutti i livelli occupazionali”.
“Oltre ai 56 lavoratori per i quali abbiamo richiesto il reitegro – afferma Salvatore D’Agostino, Segretario Generale della Fisascat Cisl Messina – siamo riusciti a includere anche 4 lavoratori di Catania licenziati proprio pochi giorni prima dell’apertura delle procedure. Già da lunedì prossimo, l’ipotesi dell’accordo sottoscritta sarà presentata ai Commissari del Tribunale di Catania che si pronunceranno per la concessione della CGIS a tutti i 289 lavoratori. Per quanto riguarda, invece, le mensilità non ancora corrisposte ai lavoratori, poichè bloccate dal concordato del 20 settembre, già dalla settimana prossima verranno saldate le mensilità di settembre e ottobre, mentre si resta ancora in attesa dell’omologa del concordato per la quattordicesima mensilità e gli stipendi di agosto”. “Ora – conclude Calabrò – non ci resta che proseguire il confronto. Il prossimo incontro è già stato fissato per il 26 novembre, durante il quale si proseguirà con l’esame congiunto”.