Si è conclusa la prima parte dell’VIII Festival Verghiano nel tradizionale appuntamento al Castello di Donnafugata. Un evento che ha richiamato centinaia di partecipanti giunti da ogni parte della Sicilia che hanno assistito alle rappresentazioni teatrali.
L’iniziativa parte di Verga 100, manifestazione ufficiale del centenario di Giovanni Verga, ha promosso nuove trasposizioni teatrali, scritte e dirette da Lorenzo Muscoso, concittadino del novelliere.
E’ ritornata, quindi, La Lupa con la messa in scena nei giardini della Coffee House e con un’azione che ha coinvolto l’intero spazio divenuto un palcoscenico cromatico di tonalità che cambiavano in base alla dimensione temporale, restituendo il senso di un autentico realismo e il Don Gesualdo, in chiave shakesperiana, nel racconto tra il passato e presente, che si mescola nel contrasto percettivo tra colori che pone profonde riflessioni sui rapporti familiari e, in particolare, quelli tra padre e figli.
E così per il quarto anno consecutivo l’antica roccaforte nobiliare, scenario del Gattopardo di Luchino Visconti, diviene ufficialmente la dimora estiva di Giovanni Verga, portandola, simbolicamente, dentro la vita dello Scrittore, e oggi, così forte e identitaria, da assumere i tratti con una di una propria storia che si unisce, incondizionatamente, a quella del letterato, e a un suo immaginario e possibile soggiorno. Il luogo ritornerà a essere protagonista dal 2 al 4 settembre, nella seconda e ultima parte dell’evento.
A settembre sarà Siracusa, il centro di tutto, con spettacoli a Ortigia e poi Messina con altri nuovi interessanti eventi in altre particolari location.
Ad ottobre sarà Palermo a ospitare spettacoli nel bellissimo Spasimo con nuove pièce, e poi Matera all’interno della cornice dei sassi, e poi iniziative in Puglia, mentre a novembre le rappresentazioni avranno luogo a Caltanissetta.
Nel corso dello stesso mese seguiranno anche incontri con Università internazionali. Chiuderanno le iniziative su Roma, Parma e Milano che creeranno un dialogo culturale destinato a rimanere nella storia italiana, ma per il 2023 sono già in corso nuovi progetti che condurrà il mito verghiano e la cultura siciliana oltre i confini europei.