La polizia ha arrestato quattro persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di usura e abusivismo finanziario. Si tratta di Rosario Fichera e Maria Concetta Torrisi, destinatari di misura cautelare in carcere, portati al Piazza Lanza a Catania; Caterina Fichera che va ai domiciliari e Mario Patanè che si trova già in carcere.
Indagini per sei mesi
Le indagini hanno avuto luogo per circa sei mesi, dal dicembre 2021 al giugno 2022. Sono iniziate a seguito di alcune segnalazioni ricevute dalla Polizia di Stato e da vittime stremate dai loro usurai. E’ stata scoperta l’esistenza di un’attività ben organizzata di usura per ottenere profitti prestando denaro a persone in difficoltà finanziarie con tassi d’interesse enormi. Gli indagati richiedevano interessi compresi tra il 10% e il 40% mensili, che corrispondevano a tassi annui iperbolici.
Tassi d’interesse enormi
In uno dei casi più significativi, un operaio industriale ha dovuto corrispondere interessi del 30% mensile per un prestito di 1000 euro, e del 33% settimanale per un prestito di 300 euro. Per estinguere il debito, le vittime dovevano restituire l’intera somma prestata più il 10% come ultimo interesse, o corrispondere oltre agli interessi periodici, un’altra rata maggiore fino a raggiungere la somma prestata più il 10% come ultimo interesse.
Due intercettazioni cruciali
Due intercettazioni sono risultate significative per l’indagine: la prima fra la Torrisi e la figlia Caterina, nella quale la madre raccomanda alla giovane alcuni incassi da effettuare; e la seconda fra i coniugi che spiegano alla figlia sedicenne come funziona l’usura. Quest’ultima intercettazione ha evidenziato la sorpresa della giovane di fronte al fatto che, nonostante il debitore avesse versato cifre enormi, il prestito non fosse stato estinto o il prestito ricevuto, ancora interamente preteso. La conclusione che traggono i due coniugi, quasi delusi, è che la loro figlia non potrà dedicarsi “all’attività di famiglia”.
Usura “attività di famiglia”
Anche i genitori di Fichera, oggi defunti, esercitavano l’illecita attività di usura, tanto che nel 2013 le due generazioni dei Fichera sono state arrestate nell’ambito dell’operazione “Affari di Famiglia” perché responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’usura. Nel corso delle indagini è emerso anche che, nonostante l’ingente disponibilità di denaro, Rosario Fichera percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza.
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