Un uomo armato che indossa una cintura carica di esplosivo. E la Stazione ferroviaria Acquicella-Catania messa in sicurezza dalle forze dell’ordine. Un attacco simulato in piena regola e le misure di sicurezza messe alla prova.
Poliziotti e carabinieri sono stati impegnati in un’importante operazione antiterrorismo.
Una necessità dettata dalla sempre più pressante esigenza di non sottovalutare il rischio terroristico e dal bisogno di sperimentare dal vivo le strategie d’intervento.
L’esercitazione si è svolta all’interno dell’area della Stazione ferroviaria di Acquicella-Catania: un luogo che, pur essendo poco interessato dall’intenso traffico ferroviario che invece caratterizza la Stazione Centrale, è stato prescelto perché rappresenta un obiettivo sensibile, tanto per la sicurezza dei trasporti, quanto per l’essenza stessa della struttura che essendo destinata ad accogliere i viaggiatori rappresenta un obiettivo per un eventuale terrorista.
La crisi è stata ipotizzata simulando la presenza di un uomo armato e cinturato con un giubbetto esplosivo all’interno della Stazione che è stata isolata.
In campo gli uomini delle Volanti, degli Artificieri e della Squadra Cinofili della Questura di Catania e i carabinieri che sono intervenuti con equipaggi della Radiomobile, delle Pattuglie Antiterrorismo e di un elicottero che ha sorvolato la zona per tutta la durata dell’esercitazione.
A seguire da vicino l’azione, il questore Marcello Cardona e il comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Francesco Gargaro.
Completata l’operazione simulata, con la neutralizzazione della minaccia terroristica e con la messa in sicurezza dell’intera struttura virtualmente interessata dall’attentato dinamitardo Cardona e Gargaro hanno incontrato i ‘loro’ uomini e fatto un briefing.
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