Il quarto d’ora accademico se l’è concesso solo Francesco Basile. Gli altri due aspiranti rettore – Enrico Foti e Filippo Drago – hanno aspettato “al caldo” dell’aula magna di Palazzo Università, prima di iniziare il confronto elettorale con i rappresentanti degli studenti.
A parlare, per sorteggio, è toccato proprio a Basile. Che ha annunciato “un’offerta formativa adeguata ai tempi” con la creazione di corsi, tra l’altro, in Enologia e Aeronautica. Il direttore di Medicina, che punta sul giurista Giancarlo Magnano di San Lio come prorettore, ha pure promesso “certezza e puntualità di esami e lezioni”.
A Filippo Drago, niente giacca a differenza dei colleghi-rivali, è toccato intervenire per secondo. Il farmacologo vorrebbe concedere diritto di voto agli studenti nell’elezione di Dipartimento per gli ex presidi di Facoltà, ma anche consentire che le matricole possano valutare i propri docenti. “Da 18 a 30”. Escluse le bocciature…
Enrico Foti, il terzo. Come già fatto in queste settimane, il direttore di Ingegneria ha battuto il tasto sulla propria “discontinuità” dagli ex Magnifici Tony Recca e Giacomo Pignataro, sottolineando “gli ultimi posti dell’Ateneo di Catania nelle classifiche per ricerca e qualità della didattica”. Oltre ai 13 mila studenti perduti negli ultimi 5 anni.
Foti ha pure ricordato “le aule in cui piove dentro, pure a Ingegneria, come quelle a Scienze della Formazione e Agraria dove gli studenti devono portarsi i plaid da casa” perché non riscaldate. Locali e servizi adeguati, la “speranza” del candidato.
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