“Dubbi sulla legittimità della procedura utilizzata” per convocare le elezioni per la nomine del nuovo rettore dell’Università di Catania per il 23 agosto sono avanzati dal Codacons, che ha chiesto il rinvio delle elezioni ed “un intervento chiarificatore da parte del Miur e della Presidenza del Consiglio dei Ministri con un auspicato apporto collaborativo dell’Anac”.
La richiesta è stata avanzata attraverso l’avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale regionale dell’associazione, che ha inoltre chiesto l’accesso agli atti amministrativi dell’Ateneo. Il Codacons contesta “la portata del Decreto Luogotenenziale del 7 settembre 1944 che sembrerebbe esser stato illegittimamente utilizzato dal Decano per convocare d’urgenza le imminenti elezioni del rettore” dopo le dimissioni di Francesco Basile. Per l’associazione “l’eccezionalità e gravità dell’inchiesta “Università bandita” con le indagini ancora in corso e oggi con nuovi indagati potrebbe esser tale da non rendere valide le indette elezioni universitarie laddove, l’unico ‘organo accademico’ competente ad avviare la procedura elettorale è il Senato Accademico, che non può essere convocato e presieduto da altri all’infuori del Rettore o Prorettore”.
Ma anche la politica vorrebbe rinviare questa elezione “Sarebbe una scelta saggia e di prospettiva. La decisione di votare ad agosto, ancorché legittima, crediamo possa trasformarsi in un fattore di ulteriore instabilità per un prestigioso Ateneo come quello etneo che, al contrario, necessita di una fase in cui tutti gli attori possano operare con più distensione ed autorevolezza” dice Marco Falcone, commissario di Forza Italia per Catania e provincia.
“Diventa ogni giorno più evidente, anche solo leggendo i giornali, la delicatezza del momento che vive l’Università, momento connotato da indagini in corso, dall’imminenza delle ferie estive e da tempo ristrettissimi. Quello che ci vuole – ragiona Falcone – non è certo una campagna elettorale con le sue inevitabili fibrillazioni e accesi momenti di confronto. Riteniamo, di contro, assai più opportuno e salutare, per la serenità della più importante istituzione culturale della Sicilia orientale, posticipare lo svolgimento della consultazione accademica al prossimo autunno”.
Oggi, intanto, si è appreso che anche l’ex sindaco Enzo Bianco ed altre 13 persone risultano indagate
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