La tangenziale di Catania sta scoppiando. Se per i romani l’incubo ha un nome e si chiama ‘Grande Raccordo Anulare’ ( le statistiche dicono che gli abitanti della capitale passano almeno una settimana all’anno in auto ), a Catania la tangenziale è diventata un vero e proprio incubo.
Le code sono ormai la normalità, dalla mattina alla sera e in entrambi i sensi di marcia. Gli orari di punta, poi, sono a dir poco infernali.
Una soluzione deve essere trovata al più presto, perchè la tangenziale soffre dell’abbattimento del ponto del Tondo Gioeni e dell’effetto ‘centri commerciali’.
In questo senso, tra le varie ipotesi, una concreta è quella della superstrada Catania-Etna. Il progetto è stato presentato e sarà finanziato grazie al ‘patto per Catania’ firmato da Bianco e Renzi.
La superstrada dovrebbe mettere in collegamento la tangenziale con il versante sud dell’Etna, in pratica da Misterbianco a Nicolosi, passando per Belpasso e San Pietro Clarenza.
La protezione civile la considera un’opera indispensabile, anche e soprattutto per decongestionare il traffico di Gravina e Mascalucia. Alcuni comuni avrebbero già cominciato l’iter per l’esproprio dei terreni e, per l’avvio dei lavori, manca solo l’ok del Cipe.