La superficialità nello svolgimento dei propri compiti è costata una denuncia in stato di libertà ai due tecnici incaricati della verifica e manutenzione periodica degli estintori in dotazione al Commissariato San Cristoforo (CT).
Sotto gli occhi di un ispettore di polizia, i due specialisti si sono limitati alla sostituzione delle etichette su ciascuno dei dispositivi antincendio senza effettuare i controlli rituali e dunque riducendo a pochi minuti un lavoro che normalmente dovrebbe durare circa un’ora, omettendo di seguire una precisa check-list fornita poco dopo dal titolare della ditta incaricata che, sentito al riguardo, si è dissociato dalle responsabilità dei suoi collaboratori. I reati ipotizzati e contestati sono diversi e gravi e spaziano dalla truffa ai danni dello Stato al falso ideologico, oltre naturalmente alle violazioni alla normativa della sicurezza sul posto di lavoro.
Nei giorni scorsi, inoltre, il personale del Commissariato Centrale di Catania, ha denunciato F.C. di 30 anni, per violazione privacy causata dalla illecita installazione telecamere che inquadravano la sede stradale.
L’uomo, detenuto agli arresti domiciliari per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, aveva installato delle telecamere di sorveglianza all’esterno della sua abitazione; Tale impianto era realizzato in modo da renderlo difficilmente visibile poiché le microcamere erano state nascoste all’interno di scatole di derivazione generalmente utilizzate per i cablaggi degli impianti elettrici.
L’uomo si assicurava che nessuno potesse avvicinarsi alla sua abitazione senza che lo stesso ne potesse verificare l’identità, eludendo possibili accertamenti da parte degli organi deputati al controllo. Per tale ragione F.C. è stato denunciato in stato di libertà per i reati previsti e puniti dalla normativa che tutela la privacy e le microcamere sono state sottoposte a sequestro.
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