Pietro Lo Monaco lo aveva detto, in conferenza stampa, e si è regolarmente avverato. Il Catania non deve pagare più per l’inchiesta ‘I treni del gol’ o, almeno, verosimilmente non dovrà più pagare in termini di punti di penalizzazione o, addirittura, di retrocessioni.
Alla procura federale di Roma si è consumata la prima udienza del processo sportivo sul secondo filone dei ‘treni del gol’, quello legato alle partite del Catania contro Bologna e Brescia nel campionato di Serie B 2014/2015.
Il procedimento, avviato da Stefano Palazzi, è stato ereditato dal nuovo procuratore Giuseppe Pecoraro che ha chiesto solo un’ammenda per il Catania e per l’ex presidente Nino Pulvirenti. Difficile, se non impossibile che la decisione finale ribalti la richiesta dela procuratore.
E’ evidente che Pietro Lo Monaco di professione fa l’amministratore delegato e non il veggente. E’ chiaro che la società rossazzurra ha già, ampiamente pagato, per gli errori commessi in passato e un’altra punizione avrebbe rappresentato un vero e proprio accanimento terapeutico.