La stagione turistica 2017 in Sicilia inizia sotto i migliori auspici, infatti in occasione dei ponti primaverili, quello di Pasqua, del 25 aprile e dell’1 maggio, il numero delle presenze turistiche nell’isola è significativamente aumentato.
L’isola registra un trend positivo e crescente rispetto agli anni passati, come emerge dall’incrocio dei dati forniti dall’Osservatorio regionale Turistico, dalla Gesap di Palermo e dalla Sac di Catania, nonché da importanti piattaforme turistiche di prenotazioni online quali Tripadvisor e Booking.com.
A tirare la ‘volata’ Palermo, Catania e Trapani, ed in particolare, quest’ultimo territorio ha visto aumentare le presenze abituali nell’isola di Favignana. Queste mete sono state tra le dieci più ‘gettonate’ nel Paese in questi ponti di Primavera. Anche nel resto della Regione si è registrato un aumento generalizzato dei turisti, in particolar misura a Piazza Armerina e in tutto il territorio del Ragusano, un risultato che conferma la Sicilia come una delle regioni più visitate del Sud Italia.
Tra gli stranieri che arrivano nell’isola, si rileva un aumento di visitatori provenienti dalla Russia, dai Paesi del Nord Europa e da Belgio, Olanda e Portogallo. Anche il settore crocieristico è in crescita e conferma Palermo come primo scalo siciliano e ottavo tra i porti italiani.
Il presidente della FIPE Sicilia, Dario Pistorio, sottolinea che “Questi dati sono molto incoraggianti e rappresentano una boccata d’ossigeno all’industria turistica siciliana, che nel 2016 ha visto la Regione posizionarsi al nono posto tra le regioni italiane più visitate”. Però, prosegue il Presidente Pistorio, “occorre rafforzare e valorizzare la promozione di manifestazioni, eventi, congressi e fiere di rilievo e in particolar modo il turismo culturale e quello enogastronomico che rappresentano, oggi, il fiore all’occhiello dell’intera Regione Sicilia. Questo se si vuole mantenere l’aumento esponenziale rilevato nei ponti e ne i primi giorni di vacanza primaverili che al momento si attesta con un +300% rispetto alla Pasqua del 2016”.