Un ladro seriale di catalizzatori è stato ancora una volta denunciato nel catanese. I carabinieri della stazione di Tremestieri Etneo hanno segnalato alla Procura un catanese di 46 anni per furto aggravato e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Nei giorni scorsi un militare libero dal servizio ha segnalato la targa di un veicolo con il quale due uomini si erano allontanati, dopo aver rubato il catalizzatore ad una vettura in sosta nel parcheggio di un supermercato della zona con l’uso di una smerigliatrice. Il carabiniere aveva cercato di bloccarli ma non c’era riuscito.
La conseguente indagine conclusa in breve tempo, ha permesso di acquisire elementi in ordine alla responsabilità dell’uomo, tra l’altro già denunciato in passato per un’analoga vicenda. Ad essere stato accertato che il 46enne, per poter compiere l’incursione nel parcheggio, aveva sconfinato dal comune dove sarebbe stato costretto a non allontanarsi in quanto sottoposto all’obbligo di dimora per un’ulteriore vicenda giudiziaria.
La zona del catanese è stata spesso teatro di questo tipo di furti, anche organizzati. Il mese scorso i carabinieri della stazione di Riposto e i colleghi di Sant’Alfio e del nucleo radiomobile della compagnia di Giarre hanno arrestato tre catanesi di 26, 37 e 47 anni, accusati di furto aggravato di marmitte catalitiche. A Giarre i carabinieri sono intervenuti dopo una segnalazione sul 112 per la presenza, lungo la statale 114, di un uomo con atteggiamento sospetto nei pressi di un deposito di automezzi destinati alla raccolta di rifiuti solidi urbani. I militari hanno così intercettato una Peugeot con tre persone a bordo il cui conducente, dopo circa un chilometro, è stato costretto ad accostare e bloccare l’autovettura proprio in prossimità di un centro commerciale.
Li hanno sottoposti a perquisizione trovando all’interno dell’autovettura due seghetti a batteria e varie lame, quindi, acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza del deposito di mezzi adibiti alla raccolta rifiuti, hanno accertato che i tre poco prima avevano posteggiato la Peugeot 108 in una rientranza prospiciente la statale 114 proprio di fronte al deposito e, mentre uno era rimasto alla guida del veicolo, gli altri due complici si erano attivati.
Uno era rimasto all’esterno con funzioni di “palo” mentre l’altro, entrato all’interno del parcheggio dopo averne scavalcato l’inferriata di protezione, si era avvicinato ad un mini compattatore asportandone il catalizzatore dall’impianto di scarico, dandosi poi alla fuga fino al sopraggiungere dei carabinieri. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto dei tre, che hanno ammesso le loro responsabilità, disponendo per tutti l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.