Tragedia stamane sull’Etna quando i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, allertati dalla Centrale Operativa del 118, sono intervenuti per soccorrere un turista toscano colto da malore mentre si trovava in escursione di gruppo a quota 2.800 metri, nella zona dell’osservatorio astronomico sul versante nord del vulcano.
L’uomo però, un sessantenne di cui ancora non si conoscono le generalità, non ce l’ha fatta. Dopo averlo trasportato fino agli impianti turistici di Piano Provenzana, i soccorritori hanno tentato di rianimarlo con ausilio di defibrillatore ma, nonostante l’immediato intervento dei tecnici e dei sanitari 118, per il turista non c’è stato nulla da fare.
Storia a lieto fine, invece, quella di qualche giorno giorno fa a Monte Cofano, nel Trapanese. Una turista tedesca bloccata lungo la parete rocciosa. Complesso intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare per recuperare l’escursionista tedesca rimasta bloccata a 100 metri d’altezza.
La donna, 29 anni, dopo avere raggiunto da sola e con abbigliamento inadatto la cima del Monte, per scendere si è avventurata lungo piccoli terrazzi che in breve l’hanno portata in piena parete. E’ scivolata ed è riuscita ad fermarsi su un piccolo pendio, dove ha iniziato a fare segnali luminosi col cellulare. I segnali sono stati individuati dall’associazione di volontariato Sos Valderice, impegnata ad effettuare sorveglianza antincendio che ha lanciato l’allarme al 112. In zona era presente un elicottero dell’Aeronautica Militare in attività addestrativa, che è stato indirizzato verso le luci.
A sua volta la centrale del 118, trattandosi di un intervento in ambiente impervio, ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che ha fatto partire due squadre via terra e, per garantire la rapidità del recupero in una zona impervia e al buio, ha chiesto l’ausilio dell’Aeronautica Militare. Gli uomini del Soccorso Alpino hanno raggiunto “Baglio Cofano” dove è stato individuato il punto di incontro con l’elicottero.
In una prima missione il velivolo ha trasportato nei pressi della donna in parete due tecnici di elisoccorso del Sass per valutare la situazione, senza poterli rilasciare a causa delle violente raffiche di vento. Il tentativo è stato ripetuto una seconda volta, senza successo. A questo punto si è concordato di raggiungere la donna, bloccata in parete, a circa 100 metri da terra e 150 dalla cresta sommitale, scalando dal basso la parete in notturna. L’elicottero ha portato una squadra del Soccorso Alpino sul pendio sottostante la parete che è stata scalata.
Intorno alle 4 del mattino la donna è stata raggiunta: era terrorizzata e disidratata, con escoriazioni in diverse parti del corpo. E’ stata stabilizzata e calata lentamente con le corde a terra, dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Alcamo e della stazione di Custonaci.