I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato due uomini, un 58enne di Paternò e un 33enne di Santa Maria di Licodia, con l’accusa di ricettazione in concorso. L’operazione ha portato alla luce un traffico illecito di autovetture rubate a Catania. Le indagini, avviate nel quartiere di Librino, hanno permesso di individuare un furgone utilizzato per il trasporto dei pezzi di ricambio. Attraverso la targa del veicolo, i militari sono risaliti al 58enne, proprietario anche di un terreno in contrada Malvezzaro a Paternò, luogo utilizzato come base operativa per lo smembramento dei veicoli.
L’appostamento e l’arresto in flagranza
L’attività info-investigativa ha portato i Carabinieri a organizzare un appostamento nei pressi del terreno. All’alba, i militari hanno sorpreso i due uomini intenti a caricare la carcassa di una Jeep Renegade, precedentemente rubata a Catania, sul furgone. L’intervento immediato ha permesso di bloccare i due individui e di perquisire il veicolo. All’interno sono state ritrovate le targhe della Jeep e una chiave codificata “Hhorse”, utilizzata per avviare le auto senza chiavi. Inoltre, è stato rinvenuto un block notes con annotati diversi modelli di auto, probabili obiettivi di futuri furti.
Il ritrovamento di altri pezzi di ricambio e motori
La perquisizione dell’area ha portato alla luce il blocco motore della Jeep Renegade, insieme a numerosi altri motori e parti di carrozzeria di altre autovetture, nonché due targhe appartenenti ad un’auto rubata nel 2018. Questo dimostra l’esistenza di un’attività di smembramento e riciclaggio consolidata. Il 58enne è stato condotto al carcere di Piazza Lanza a Catania, mentre per il 33enne sono stati disposti gli arresti domiciliari.
L’operazione si inserisce in un più ampio contesto
L’operazione si inserisce nella più ampia campagna di contrasto ai furti di autoveicoli e motoveicoli avviata dal Comando Provinciale di Catania nel gennaio 2022. L’attività, tuttora in corso, ha portato a numerosi controlli presso autodemolitori, officine e auto-ricambisti, con conseguenti arresti e denunce. L’impegno dei Carabinieri si estende anche alla verifica del rispetto delle normative ambientali relative allo smaltimento dei rifiuti speciali.
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