Una scossa di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 12.16 sul versante Est dell’Etna. L’ipocentro è stato localizzato dall’Ingv di Catania a due chilometri a ovest di Milo e a una profondità di 10 chilometri.
Nessun danno
L’evento è stato avvertito in diversi paesi dell’aera. Non si hanno segnalazioni di danni a cose o persone.
I precedenti terremoti in Sicilia
Un terremoto al largo delle isole Eolie avvertito anche dalla popolazione costiera siciliana nei giorni scorso. Una vera e propria scia sismica ha tenuto in apprensione molti siciliani.
La prima scossa da 4.1 poco dopo le 2 di notte
La prima scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata alle 2:11 al largo delle coste settentrionali della Sicilia, non lontano dalle isole Eolie. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 30 chilometri di profondità ed epicentro a nordovest dell’isola di Alicudi (Messina). Non si segnalano danni a persone o cose anche se non sono pochi i siciliani che sono stati svegliati dall’evento
Altra quattro scosse a seguire
Il sisma è stato seguito da altre scosse fin dopo le sei del mattino. le scosse sono state registrare dai sismografi, dopo la prima, a partire dalle 2,27 con intensità 2.2 ma con minore profondità. A fronte dei 309 chilometri sotto la crosta terrestre della prima scossa, la seconda è avvenuta a 19 chilometri di profondità e dunque è stata maggiormente avvertibile anche se sempre in mare.
A seguire le altre scosse sempre meno forti ma anche sempre meno profonde: alle 3.11 di intensità 2.1 ma ad una profondità di 11 chilometri sotto la crosta terrestre. Poi più forte, 2.4, a soli 10 chilometri di profondità alle 3.33. Dopo un periodo di apparente calma, alle 6,06 la scossa di minore intensità, 2.0 ad una profondità di 120 chilometri
Nessun danno a persone o cose
La scia sismica non ha causato danni a cose o persone. Gli eventi sono stati avvertiti e segnalati da decine di persone ma non hanno generato particolare panico complice anche l’ora notturna che ha limitato la popolazione che ha realmente avvertito l’evento. il sismema Ing ha comunque inviato un quesito automatico alle persone registrate, con la tradizionale domanda “hai sentito il terremoto?”. Il tasso di risposta è stato al di sotto dell’1,5% del campione
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