Due scosse di terremoto sono state registrate sull’Etna dall’Ingv: la prima, alle 06.42, di magnitudo 2.4, e la seconda, alle 06.42, di magnitudo 2.2. I due eventi hanno avuto lo stesso ipocentro: tra i 3 e i 4 chilometri a nord-ovest di Milo, a una profondità di 6 chilometri. Non si segnalano danni a cose o persone.
Intanto sono quasi un centinaio le ordinanze di sgombero firmate dal sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Vincenzo Russo, per inagibilità, totale o parziale, degli immobili causata dal sisma dello scorso 26 dicembre.
Lo rende noto il Comune sottolineando che i proprietari degli immobili inutilizzabili potranno “attingere al Contributo di autonoma sistemazione la cui entità varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare”.
Sono 1.322 i sopralluoghi eseguiti fino a questo momento per la verifica dell’agibilità delle costruzioni a Zafferana Etnea – soprattutto nelle frazioni maggiormente colpite dal movimento tellurico e cioè Fleri, Poggiofelice e Pisano – a fronte di 2.289 richieste. Gli immobili agibili, al momento, sono 566, quelli parzialmente agibili 364 e 392 gli edifici inagibili. Gli sfollati sono 501, e sono alloggiati in alberghi grazie alla convenzione stipulata con la Regione Siciliana. La via Vittorio Emanuele, strada principale che attraversa l’abitato di Fleri, resta ancora chiusa per alcune criticità post terremoto non ancora del tutto risolte.
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