Udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura, per l’ex assessore al Bilancio del Comune di Catania, Giuseppe Girlando, accusato, di “tentata concussione aggravata”.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto Fabio Regolo, è stata avviata dopo la denuncia del titolare di una società che aveva in corso una transazione con l’Ente pubblico per circa 4 milioni di euro e che, secondo l’accusa, avrebbe subito la minaccia di “promettere la propria indebita intercessione nei confronti” di un consigliere dell’opposizione per “non fargli ostacolare l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di Giunta su ‘Sostare’”, avanzata dall’allora assessore Girlando.
Giuseppe Girlando avrebbe “abusato della sua qualità di pubblico ufficiale nell’ambito della definizione della transazione dell’importo di 3 milioni 989 mila 633 euro tra l’ente pubblico e l’Associazione temporanea d’impresa costituita da Enel Sole srl-Siram spa-Simei spa e Cogei srl”.
All’ex assessore sono stati contestati dalla Procura “atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere Chirieleison Salvatore Gianluca, direttore generale della Simei spa, a promettere la propria indebita intercessione nei confronti del consigliere comunale di minoranza Manlio Messina affinché lo stesso non ostacolasse l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di Giunta “Sostare”, evento non verificatosi per cause esterne alla sua volontà ed in particolare per la resistenza della persona offesa”.
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