Gli agenti della squadra Volanti della Questura hanno arrestato due pluripregiudicati catanesi di 65 e 47 anni sorpresi mentre si aggiravano, in modo sospetto, nel parcheggio di un noto centro commerciale tra le auto dei clienti.

In particolare, i poliziotti hanno notato il 65enne stazionare vicino ad una vettura che, come è stato accertato, aveva la serratura dello sportello lato guida forzata. Alla vista degli agenti, il pluripregiudicato ha tentato maldestramente di disfarsi di un OBD, lo strumento utilizzato dagli scassinatori per bypassare le centraline elettroniche delle auto per poi rubarle.

L’operazione di polizia

Ai poliziotti, però, non è sfuggito il gesto dell’uomo e, infatti, hanno recuperato e sequestrato l’OBD, per poi risalire alla proprietaria dell’auto danneggiata che ha formalizzato la denuncia.

Con l’ausilio di un’altra volante, è stato intercettato anche il complice 47enne, fermato proprio all’ingresso del centro commerciale dove, sostanzialmente, fungeva da palo.

Grazie alla segnalazione del personale addetto alla vigilanza, è stato possibile individuare l’auto utilizzata dai due pluripregiudicati per raggiungere l’esercizio commerciale.

I due sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso e, informato il PM di turno, sono stati condotti in camera di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo. All’esito dell’udienza, dopo la convalida degli arresti, nei confronti del 47enne è stata disposta la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. La stessa misura è stata disposta per il 65enne con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Inoltre, entrambi i pregiudicati sono stati denunciati, in stato di libertà, per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

I furti a Giarre

Nei primi 10 giorni di agosto, a Giarre, si sono verificati due furti in abitazione caratterizzati dal medesimo subdolo modus operandi mentre un terzo episodio è stato sventato dai carabinieri provvidenzialmente intervenuti.

Nello specifico, le due vittime di furto, entrambe molto anziane, si trovavano affacciate al balcone delle loro abitazioni quando la loro attenzione è stata attirata da una giovane donna che le salutava dalla strada. Catturata l’attenzione della vittima, la giovane ha riferito loro di essere l’addetta alle pulizie di altro condomino dell’edificio, il cui cognome carpito dai citofoni veniva riferito alla vittima così da rendere più credibile il racconto, e di dover recuperare il proprio auricolare bluetooth caduto sul balcone mentre era intenta a lavorare.

Le ignare vittime dunque, fuorviate dal racconto e dai modi gentili della giovane, le hanno consentito l’accesso all’appartamento e l’hanno accompagnata sul balcone così da aiutarla nelle ricerche dell’auricolare.

Entra in azione una complice

Nel frattempo, una complice della ladra, mediante la porta lasciata socchiusa, si è introdotta all’interno dell’abitazione asportando il contenuto delle borse e i monili trovati nelle camere da lett