Ha tentato di strangolare la convivente al culmine di un litigio per questioni economiche. L’aggressore, 48 anni – e che ha già scontato diversi anni di prigione per aver tentato di uccidere una sua ex convivente – è stato arrestato dai carabinieri dopo che la vittima è riuscita a fuggire in casa di vicini e a dare l’allarme.
L’uomo è stato bloccato mentre tentava di sfuggire
E’ accaduto a Gravina di Catania. L’uomo, che deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, è stato bloccato mente tentava di fuggire con in mano le chiavi dell’auto che la donna gli aveva regalato. Sentita dai carabinieri, la vittima, che era all’oscuro del passato dell’uomo che aveva ospitato in casa sua da circa un anno e mezzo, ha mostrato loro i segni di alcuni morsi che l’uomo le aveva dato alcuni giorni prima.
Il 48enne è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto e disposto la sua permanenza in carcere.
Maltrattamenti e violenza in famiglia, due arresti nel Catanese
Il mese scorso i carabinieri della compagnia di Paternò, hanno tratto in arresto un trentasettenne tossicodipendente del posto, con precedenti di polizia, resosi responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi, atti persecutori, violenza sessuale e sequestro di persona aggravati, nei confronti della compagna trentatreenne.
Il procedimento penale trae origine da una querela sporta dal padre della vittima presso la stazione Carabinieri di Belpasso, a seguito dell’allontanamento della figlia, avvenuto verso la fine di febbraio scorso, trattenuta contro la sua volontà dal compagno, all’interno della sua autovettura. Gli accertamenti condotti dagli operanti, tra cui l’analisi dei report Gps relativi agli spostamenti dell’autovettura, hanno permesso di riscontrare le informazioni raccolte in fase di escussione della vittima e delle persone informate sui fatti.
La storia
Nello specifico, i due coniugi si erano recati presso un avvocato per porre fine alla loro relazione, ma, all’esito dell’appuntamento, la donna, con la scusa di essere riaccompagnata a casa, è stata sequestrata ore e ore all’interno del veicolo del marito, senza mangiare, né bere. Il folle gesto ha avuto inizio nel momento in cui l’uomo ha compreso che non avrebbe potuto più in alcun modo recuperare il rapporto. Scoraggiato e amareggiato, ha deciso dapprima di dirigersi verso Catania, in compagnia della donna, per acquistare e consumare ripetutamente del crack, in zona “Playa”, per poi continuare a vagare a bordo della sua automobile. Solo l’intervento dei Carabinieri ha permesso di rintracciare l’autovettura del 37enne, mentre viaggiava in direzione Camporotondo Etneo, arrestandone la folle corsa.
La vittima, rincuorata dall’intervento dei militari dell’Arma, ha meglio chiarito la dinamica dei fatti, raccontando, tra l’altro, che, mentre era sequestrata, ha subito più tentativi di violenza sessuale ed è stata privata del suo telefono, che è riuscita ad utilizzare, mantenendo i contatti con il padre, solo nei momenti in cui l’uomo era in stato comatoso, conseguente all’assunzione di stupefacenti.
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