Un uomo indiano, che aveva picchiato la moglie, sua connazionale, colpendola con schiaffi e pugni alla testa, e poi tentato anche di strangolarla, davanti al loro figlio di tre anni è stato arrestato dalla polizia a Catania.
Agenti delle Volanti, intervenuti sul posto dopo una segnalazione al 112, hanno trovato la donna, che era riuscita a fuggire da casa, attorniata da vicini.
L’uomo, dopo la denuncia della moglie, è stato dichiarato in arresto e posto ai domiciliari.
Sono sempre più numerosi purtroppo i casi di violenza intrafamiliare.
Nello scorso mese di maggio, un fatto analogo si è verificato a Vittoria.
I Carabinieri della locale stazione, hanno arrestato Innocenzo Di Giovanni, di 37 anni, mentre si trovava ai domiciliari. L’uomo, dedito all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e delle figlie.
Per futili motivi, infatti, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, maltrattava e picchiava la moglie e le figlie minori, inveendo contro di loro con epiteti irripetibili e lanciandogli oggetti di ogni tipo, vasi, bottiglie. Nel corso di un episodio, ha usato violenza tale da tentare di strangolare la moglie, che è stata salvata solo dall’intervento delle figlie.
I maltrattamenti e le botte si ripetevano da anni, fino a quando la moglie e le figlie, esasperate, hanno trovato il coraggio di chiedere aiuto ai carabinieri di Vittoria, che subito sono intervenuti arrestando l’uomo il quale, dopo formalità di rito è stato rinchiuso nel carcere di Gela.
Un altro marito violento è stato arrestato appena due giorni fa dai carabinieri di Floridia.
A denunciare l’uomo, di 36 anni, è stata la moglie, che, temendo per la sua incolumità, ha chiesto soccorso ai militari: secondo quanto emerso nella deposizione della vittima, il marito, originario del Marocco, avrebbe provato ad entrare a tutti i costi in casa, presumibilmente con l’obiettivo di dare una lezione alla consorte, che gli avrebbe sbarrato la porta. L’uomo avrebbero tentato di entrare danneggiando con calci e pugni l’ingresso dopo aver distrutto il citofono.
“L’uomo, tuttavia, indotto alla calma dai carabinieri intervenuti, è stato accompagnato presso la sede della Tenenza ove, senza alcun valido motivo, si scagliava contro uno dei Carabinieri in quel momento in servizio all’interno della caserma e lo aggrediva colpendolo alla mano. Il 36enne è stato subito immobilizzato e dichiarato in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri.
Come disposto dalla Procura, è stato accompagnato nella sua abitazione, agli arresti domiciliari, mentre la moglie, grazie all’intervento di un centro antiviolenza, è stata accompagnata in una struttura protetta.