Non si placa a Catania la protesta dei lavoratori della Tecnis che in gran numero, insieme a rappresentanti sindacali, hanno manifestato il loro dissenso davanti la sede etnea dell’azienda coinvolta in un vero e proprio terremoto giudiziario che ne ha colpito i vertici.
Il rappresentante della Fillea Cgil, Giovanni Pistorio, ha così ricordato come “non sono stati ancora pagati gli stipendi di settembre e ottobre 2015, così come quella di gennaio oltre all’accantonamento delle somme di ferie, pensioni e tredicesime”.
Al pari del ‘collega’ sindacale della Filca Cisl, Domenico Murabito, Pistorio ribadisce con forza “l’intervento urgente delle istituzioni, Regione siciliana, Comune di Catania e Prefettura affinché diano un segnale concreto della loro presenza su questo territorio, delle risposte importanti senza badare solo a questioni astratte”.
Per quanto riguarda la produzione, fanno ancora sapere i sindacalisti, “i lavoratori e gli impiegati in chiara difficoltà nei due cantieri principali, ossia la costruendo metropolitana e l’ospedale San Marco a Librino, sono oltre cento”.