Una targa e l’intitolazione della stazione di Nesima a Catania per il maresciallo Alfredo Agosta. La cerimonia si terrà domani, 18 marzo, nel giorno del 40° anniversario dall’omicidio dell’eroico carabiniere. In suo onore organizzate una serie di iniziative.
Le celebrazioni
Alle ore 9:30 verrà scoperta una nuova targa commemorativa in via Firenze, all’angolo con il viale Vittorio Veneto. Alle 11:30 verrà intitolata sempre al maresciallo decorato la stazione carabinieri di Catania Nesima, alla presenza del comandante interregionale carabinieri “Culqualber”, il generale Riccardo Galletta, nonché delle massime autorità civili, militari e religiose del capoluogo etneo.
Chi era Alfredo Agosta
Alfredo Agosta era maresciallo maggiore aiutante. E’ stato insignito della medaglia d’oro al valore dell’arma dei carabinieri “alla memoria”. Originario di Pozzallo, morì a 49 anni in servizio. Nel portale dell’arma dei carabinieri viene scritto su di lui: “Con eccezionale ed esemplare sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare due pericolosi malviventi armati di fucile e di mitragliatore, che si erano resi autori dell’omicidio di un pregiudicato, venendo a sua volta colpito mortalmente nel corso della sparatoria. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere”.
I tanti riconoscimenti
A lui sono stati intitolati l’ispettorato regionale dell’Associazione nazionale carabinieri Sicilia, la sezione dell’associazione nazionale carabinieri di Pozzallo, e le associazioni anti-racket di Paternò e Motta Sant’Anastasia. Gli sono state intitolate strade a Pozzallo, Catania e Aci Catena. Il 5 giugno 2013, in occasione del 199º anno della fondazione dell’Arma dei carabinieri a Messina, il comandante generale di corpo d’armata, il generale Ugo Zottin, ha consegnato alla vedova la medaglia d’oro al merito civile alla memoria. Questo riconoscimento è stato disposto dal Presidente della Repubblica con decreto del ministero dell’Interno datato 16 aprile 2013. L’1 giugno 2018 è stata scoperta una targa commemorativa in via Firenze a Catania, nei pressi del luogo in cui avvenne l’agguato di cui cadde vittima.
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