Antonio Tajani, leader di Forza Italia, durante la convention del partito a Santa Flavia, ha accennato a un nuovo ingresso nel partito a Catania, proveniente direttamente dal Partito Democratico. Questo annuncio, che segue il recente passaggio all’eurodeputata Caterina Chinnici, si inserisce nel contesto di rinnovamento intrapreso da Forza Italia dopo la scomparsa di Berlusconi. «Anche nel Pd c’è chi guarda con attenzione a noi, perché il Pd va sempre più a sinistra e perde quella parte di elettorato ex Dc ed ex Psi – ha spiegato Tajani -. Se cercano un punto di riferimento noi ci siamo».
Tensioni interne a Forza Italia Catania
L’annuncio di Tajani ha suscitato immediate polemiche all’interno del partito a Catania. Piermaria Capuana, esponente di Forza Italia, ha espresso il suo dissenso riguardo alle modalità con cui è stato gestito l’ingresso del consigliere Gerry Barbagallo, eletto nelle file del PD e ora apparentemente passato a Forza Italia. «Abbiamo appreso dai social di un presunto ingresso di un consigliere ex Pd nel nostro gruppo, si tratta di un annuncio fatto senza considerare i vertici provinciali e cittadini del partito, né il capogruppo», ha scritto Capuana, dopo il post del deputato regionale azzurro Nicola D’Agostino sul nuovo ingresso in Fi. Il riferimento è a una foto pubblicata su Facebook che ritrae Barbagallo alla convention di Santa Flavia insieme allo stesso D’Agostino (anche lui ex PD) e al coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso.
Il rispetto delle regole e delle procedure interne
Capuana ha richiamato l’articolo 15 del regolamento di Forza Italia, che prevede una richiesta formale al gruppo di destinazione e l’accettazione da parte del capogruppo per ogni nuovo ingresso. «Il regolamento all’articolo 15 stabilisce che debba essere avanzata una richiesta formale al gruppo di destinazione, la quale deve essere accettata dal capogruppo – afferma – Ad oggi, nessuna richiesta di questo tipo è mai stata presentata, né accettata. Purtroppo i tentativi di bypassare la classe dirigente azzurra, le regole del nostro partito, costituiscono una mancanza di rispetto verso Forza Italia e, soprattutto, verso i nostri elettori». Capuana cita poi le parole del presidente Renato Schifani: «Ha ragione il presidente Renato Schifani che, poco fa dal palco della manifestazione di Palermo, riferendosi al sindaco Roberto Lagalla, ha ricordato che chi fa parte di una squadra deve entrare in una logica di confronto. Quando si è in una squadra ci si riunisce, ci si parla, si rispettano le regole. Dispiace vedere che non sempre è così».
Forza Italia Catania: un partito fondato sulla lealtà e la trasparenza
Capuana ha concluso il suo intervento rivendicando i risultati elettorali ottenuti da Forza Italia a Catania, il 13% alle comunali del 2023 e oltre il 20% alle europee del 2024, e ha sottolineato la sinergia con il coordinamento provinciale, guidato da Marco Falcone, e con il coordinamento cittadino, rappresentato da Massimo Pesce. «Forza Italia è un partito fondato sulla lealtà e sul rispetto delle procedure interne. I nostri elettori – conclude Capuana – sostengono un progetto politico costruito su confronto e trasparenza, non su decisioni calate dall’alto o giochi di palazzo». L’ingresso di Barbagallo, gestito in modo non condiviso, rappresenta quindi una rottura con i principi fondanti del partito.
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