Sarà la volta buona? E’ quello che si augurano tutti per il nodo Gioeni, punto nevralgico della circonvallazione di Catania da quando, nell’estate 2013, venne abbattuto il cavalcavia. Oggi il sindaco Bianco e l’amministrazione comunale di Catania hanno avviato i lavori per la messa in sicurezza dell’area e per l’apertura dei sottopasso di Via Giuffrida.
Sarà soprattutto la seconda opera che avrà il compito di snellire il traffico caotico della circonvallazione. “La città – ha detto il sindaco Bianco – ha molto sofferto in questi tre anni a causa del cavalcavia che siamo stati costretti ad abbattere per motivi di sicurezza, come indicato dalla Protezione Civile, e per non perdere i 4 milioni di euro per completare il progetto voluto dalle precedenti amministrazioni. Abbiamo fin da subito affrontato il problema delle viabilità alternative realizzando il torna indietro e la bretella di via Petraro e studiando un sottopasso in via Caronda che avrebbe però bloccato per mesi il traffico sulla circonvallazione. Poi è nata l’idea di prolungare la via Roberto Giuffrida Castorina e, utilizzando i sottopassi esistenti sotto la via Vincenzo Giuffrida, creare un percorso che consentisse ai veicoli di bypassare il Nodo Gioeni. L’intervento consentirà una maggiore fluidità del traffico. Bisogna aggiungere che l’apertura, fra tre mesi, della metropolitana nel tratto Ospedale Garibaldi-San Nullo-Cibali-Milo, con parcheggi scambiatori, consentirà una riduzione del 20-25% dei volumi del traffico proveniente da Misterbianco in direzione Ognina”.
I flussi provenienti dal centro cittadino per andare verso Ognina non dovranno più passare dal Tondo Gioeni percorrendo prima la via Caronda, poi la via Rosso di San Secondo e, sfruttando i sottopassi, la via Giuffrida Castorina. Da qui i veicoli potranno immettersi – passando per via dei Salesiani, piazza San Domenico Savio e via Brancati -, sulla via Vincenzo Giuffrida, scegliendo se andare verso i paesi etnei o verso la Circonvallazione.
Questi i lavori legati prettamente alla viabilità, poi ci sono quelli estetici e di messa in sicurezza della zona rimasta orfana, qualche anno fa, dello storico ponte del Tondo Gioeni.
“Il progetto che riguarda il Tondo Gioeni – ha aggiunto il Sindaco – ha la doppia finalità di mettere in sicurezza sotto il profilo idraulico e geotecnico un nodo fondamentale per la viabilità cittadina e di definire il frontale prospettico a nord della via Etnea creando un ideale collegamento con la piazza Duomo e la fontana dell’Amenano, detta ‘l’acqua a linzolu’. Il materiale utilizzato sarà quello tradizionale della città e cioé la pietra lavica e la pietra bianca di Comiso. Un importante intervento architettonico che trasformerà questo slargo in una delle più belle piazze di Catania”.
Il progettista, l’architetto Ugo Mirone, che ha donato il proprio lavoro alla città, ha spiegato che l’intervento riguarda una fascia lunga complessivamente circa 170 metri che rappresenta un’ideale base alla struttura del Parco Gioeni.
“I temi – ha detto Mirone – sono quello dell’acqua, per via di una sorgiva, la cosiddetta ‘Seconda acqua a linzolu’, esistente fino ai primi del Novecento in questa che era una proprietà dei Manganelli, e quello della cortina muraria con al centro una grande edicola in brecce di Taormina, ideale porta che chiude a nord la Catania ottocentesca, con all’interno le due vasche. La via Etnea comincia così con una fontana e si conclude con una fontana”.
Fondamentale sarà poi la sistemazione a verde del Tondo Gioeni: la cortina muraria sarà affiancata da due ali, simmetriche, di verde, lunghe ciascuna 65 metri. Saranno utilizzati un sistema di rampicanti e ricoprenti (bignonia e bouganvillea), oleandri e diverse varietà di agave.
I lavori del nuovo prospetto e della sistemazione a verde e artistico-architettonica del prospetto del Tondo Gioeni, che sono iniziati oggi avranno la durata di sei mesi e quindi si concluderanno alla fine del prossimo mese di agosto. Il costo dei lavori a base d’asta è di 751.000 euro.
Il progetto muove dalla necessità di riqualificare l’intero invaso del Tondo Gioeni e, in particolar modo di definire, nel lato nord, il fondale prospettico della via Etnea. La parte del prospetto interessata dall’intervento progettuale impegna un fronte di 170 metri di lunghezza.
La soluzione adottata prevede la realizzazione di un cemento armato rivestito in pietra bianca di Comiso con diverse lavorazioni; lateralmente al citato prospetto, due ali simmetriche di 65 metri ciascuna, faranno da supporto all’arredo a verde, utilizzando, quale sostegno del sistema di verde ricoprente e rampicante, le strutture esistenti del muraglione in calcestruzzo.
Il realizzando prospetto, impegnerà un fronte di 40 metri in assoluta simmetria rispetto al prolungamento dell’asse stradale della via Etnea, avanzando di circa 1,50 metri rispetto al filo del muro esistente, in modo da consentire di ottenere, al centro, una grande nicchia rivestita con pietra di Mirto, al cui interno verrà allocato un sistema di due vasche in pietra bianca di Comiso, concepite a forma di porzione di calotta sferica ed ancorate, a differente altezza, sulla parete di fondo.
Le vasche, per caduta, creeranno un gioco d’acqua a ricircolo che, concettualmente e visivamente, rimanderà alla ottocentesca fontana dell’Amenano di piazza Duomo,la cosiddetta “acqua a linzolu”. Previsti anche la revisione e l’adeguamento dell’impianto fognario esistente in via Albertone, per la captazione e lo smaltimento delle acque meteoriche, mediante la realizzazione di una caditoia “a nastro” sull’intera sezione stradale della predetta via, nel punto di massima pendenza e confluenza delle livellette stradali. Previsto anche il collegamento delle predette opere, mediante adeguata tubazione verticale di scarico, al collettore fognario esistente nel viale Andrea Doria.
L’appalto per la realizzazione della viabilità di collegamento di via R.G. Castorina ammonta a 860.000 euro, tra cui figurano circa 469.000 sono stati spesi per gli espropri. I lavori, che permetteranno di collegare attraverso i sottopassi, la strada di via dei Salesiani con il piazzale Aldo Moro, aree oggi divise proprio dalla perpendicolare di via Vincenzo Giuffrida, dureranno sei mesi e, quindi, come per il Tondo Gioeni, la loro conclusione è prevista per la fine di agosto 2017.
Gli interventi iniziali consisteranno nel bonificare un tratto di circa 250 metri di terreni lasciati in stato di abbandono, procedendo nella costruzione della sede stradale che prevede una larghezza della carreggiata variabile da 6 a 11t, larghezza massima prevista nella zona dove saranno collocati gli stalli di sosta.
Ai lati della carreggiata sono previsti dei marciapiedi di larghezza di 1,50 metri ciascuno, rifiniti con pavimentazione in mattonelle di cemento e ciglioni lavici, con inserite le scivole di raccordo tra la sede stradale e i marciapiedi, per i diversamente abili.
A contenimento dei marciapiedi e allo stesso tempo di delimitazione con i lotti, sono previsti dei muretti con sormontata una rete metallica di circa 1,50 metri. E’ prevista l’illuminazione della pubblica via con palificazione in acciaio zincato e apparecchi di illuminazione a led. La sede stradale verrà rifinita con pavimentazione in conglomerato bituminoso, completata da segnaletica stradale orizzontale e verticale.
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