E’ una delle opere strategiche per la Sicilia orientale: la realizzazione della stazione ferroviaria dell’aeroporto di Fontanarossa di Catania. Uno snodo che potrebbe rivoluzionare l’organizzazione della mobilità soprattutto in chiave turistica e lanciare la sfida ad aree geografiche concorrenti, come la Spagna. Questa mattina c’è stato un sopralluogo nel cantiere di Rfi a cui ha preso parte il parlamentare nazionale siracusano del M5S, Paolo Ficara, che, parlando, con i vertici dell’azienda, ha avuto rassicurazione sulla conclusione dei lavori.
“I lavori procedono spediti, nonostante lo stop dovuto al Covid19 – dice il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara – e il cronoprogramma sarà rispettato. Questo significa che la fermata dovrebbe essere pronta per ottobre e, tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, siciliani e turisti potranno usufruirne, realizzando un trentennale sogno, sin qui sempre negato: poter raggiungere l’aeroporto in treno. Poi, per coprire le poche centinaia di metri che separano la fermata dallo scalo di Fontanarossa, la società che gestisce l’aeroporto catanese provvederà con apposite navette a traferire i passeggeri, in base al protocollo di intesa firmato tra la stessa SAC, l’Enac e Rfi”
“Continuerò a seguire i lavori del cantiere fino a quando anche in Sicilia orientale sarà possibile raggiungere l’aeroporto in treno (come già avviene a Palermo), realizzando quell’intermodalità che nel resto del mondo è normalità ma da noi è stata per anni solo una promessa” ha concluso il parlamentare nazionale del M5S.
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