Non era una lite per un parcheggio, ma per altro, e su questo stanno puntando le indagini. Come scrive “La Sicilia”, sono stati identificati dai carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e da quelli del Nucleo Investigativo di Catania i tre autori della sparatoria del pomeriggio dello scorso 31 ottobre nel parcheggio del centro commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta, nel Catanese.
Secondo quanto reso noto dagli investigatori, gli autori della sparatoria ed il 39enne, raggiunto da un colpo di pistola alla caviglia sinistra, si sarebbero incontrati in quel posto per chiarire una vicenda legata all’attività lavorativa della vittima.
Qualche settimana fa c’era stata, sempre nel Catanese, una sparatoria in strada con tentato omicidio a San Berillo, consumata nel silenzio totale del quartiere. E’ questa l’accusa rivolta dalla Polizia di Catania a due persone arrestate su delega della procura al termine di mesi di indagini. La sparatoria sarebbe avvenuta a Catania nello scorso mese di aprile ma le forze dell’ordine sarebbero venute a conoscenza degli eventi solo molte ore dopo.
In due, adesso, finisco in arresto perché indiziati della commissione in concorso tra loro dei reati di tentato omicidio aggravato, di porto e illegale detenzione di una pistola semiautomatica, nello specifico Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa, nonché ricettazione.
Le manette sono scattate, per la sparatoria di San Berillo, per Giuseppe Concetto Piterà di 22 anni mentre il nuovo ordine è stato notificato in carcere a Mario Leonardi, 22 anni anche lui, già detenuto per altra causa
Le indagini, eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura etnea, hanno permesso di acquisire, secondo li investigatori, elementi che dimostrerebbero come i due sarebbero gli autori del tentato omicidio ai danni di un catanese che il pomeriggio del 27 aprile scorso è stato raggiunto da un colpo di pistola al ginocchio mentre altri tre colpi raggiunser9o la sua auto
La sparatoria non fu denunciata da nessuno. Le indagini presero spunto dalla segnalazione dei sanitari di un ospedale catanese che segnalò una persona che presentava un ginocchio ferito da colpi di arma da fuoco.
Dalle prime informazioni acquisite, dicono gli investigatori, si è appreso che il luogo dell’agguato era stato il quartiere catanese di San Berillo Nuovo, sul posto infatti sono stati rinvenuti dalla Squadra Mobile e dalla Scientifica due bossoli calibro 7,65. Inoltre, l’auto della persona ferita – all’interno della quale si trovava nel corso dell’aggressione armata – presentava tre fori di proiettile.
I successivi approfondimenti, confermati dalle risultanze della visione di telecamere di sorveglianza del Consorzio Autostrade Siciliane e dall’analisi del traffico telefonico di diverse utenze di interesse (tutte con intestatari fittizi), hanno consentito la ricostruzione del tentato omicidio, ripreso in tempo reale da uno specchietto multimediale per la registrazione audio-video installato in un’autovettura transitante proprio in quei frangenti nel luogo del delitto, da cui si è vista e udita in maniera nitida l’esplosione di quattro colpi di arma da fuoco. Sulla scorta delle risultanze acquisite sono stati identificati i due autori del tentato omicidio, il primo come conducente dello scooter e il secondo come passeggero che ha materialmente sparato quattro colpi di pistola all’indirizzo del catanese, colpendolo al ginocchio destro e causandogli lesioni personali con prognosi di 15 giorni.