Catania

La droga nelle scale e consegnata col paniere, chiusa la più grande piazza di spaccio della città, i nomi dei 41 arrestati


Sono 41 le persone raggiunte da una misura cautelare nell’ambito dell’operazione Locu che ha “chiuso” una importante piazza di spaccio del clan Cappello Bonaccorsi.

I nomi degli arrestati

In carcere sono finiti Sergio Arangio di 26 anni, Salvatore Bonvegna di 44 anni, Rosetta Buda di 59 anni, Lucio Condorelli di 50 anni, Filippo Crisafulli di 62 anni; Salvatore Crisafulli di 46 anni; Francesco Cultraro di 38 anni, Salvatore Cultraro di 57 anni, Umberto D’Antone di 43 anni, Giovanni Orazio Di Grazia di 53 anni; Salvatore Di Maggio di 40 anni; Giovanni Agatino Distefano di 43 anni, René Salvatore Distefano di 34 anni; Rocco Ferrara di 46 anni, Francesco Grillo di 41 anni; Piera Grillo di 35 anni; Andrea La Rosa di 35 anni, Gabriele Santo Longo di 25 anni, Salvatore Marino di 34 anni, Francesco Maugeri di di 35 anni; Antonino Oscini di 43 anni, Mario Maurizio Providenti di 50 anni, Biagio Querulo di 37 anni, Domenico Querulo di 44 anni, Jonathan Russo di 29 anni, Cristina Scavone di 45 anni, Giuseppe Spampinato di 35 anni, Giovanni Tomaselli di 32 anni; Giuseppe Tomaselli di 48 anni; Nicola Tomaselli di 48 anni, Salvatore Tomaselli di 39 anni, Santo Tomaselli di 72 anni, Gheorghe Laurentiu Trusca di 30 anni, Giuseppe Valuto Sciara di 49 anni, Giovanni Vecchio di 26 anni, Gaetano Venuto di 34 anni.

Le indagini

Il provvedimento restrittivo, emesso sulla base di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga della Questura di Catania, accoglie gli esiti di una complessa ed articolata attività investigativa avviata nel mese di maggio 2020.

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L’indagine, supportata da presidi tecnici (intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni), ha consentito di acquisire significativi elementi a carico di un sodalizio criminale dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, crack, marijuana e hashish) che, da anni, gestirebbe una grossa “piazza di spaccio” nel rione popolare San Cristoforo, allestita nella zona tradizionalmente chiamata “Locu”, storicamente presidiata da esponenti del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi.

Nel corso dell’azione investigativa è stato documentato come le cessioni delle sostanze stupefacenti sarebbero avvenute sia in strada sia all’interno di alcune abitazioni gestite dall’organizzazione e stabilmente dedicate all’attività di spaccio.

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Sono stati, inoltre, accertati centinaia di episodi di cessione di droga anche tramite l’impiego di agenti sotto copertura appositamente inviati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Il gruppo di pusher

In tal modo, le investigazioni hanno permesso di ricostruire il gruppo di pusher che, sotto la direzione dei capi promotori dell’associazione criminale – tra i quali figurerebbero  Nicola Tomaselli, Salvatore Marino inteso “cià cià” e Francesco  Cultraro- si sarebbero alternati sistematicamente, su vari turni orari nell’arco delle giornata, nell’attività di cessione minuta di cocaina e crack allestita all’interno delle case di spaccio site nelle vie Bonfiglio, delle Calcare e Testulla, che sono da considerarsi punti di smercio delle droghe tra i più importanti dell’intero quartiere San Cristoforo. La “piazza di spaccio” cui si è accennato sarebbe stata rifornita di cocaina attraverso tre distinti canali di approvvigionamento.

Nel corso dell’attività di indagine sono stati, inoltre, effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti (complessivamente, oltre 700 gr. di cocaina e 1 kg di marijuana).

 

 

 

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