Dalla pedopornografia alle minacce informatiche, dalle truffe finanziarie on line fino al cyber terrorismo. Sono questi i settori nei quali la Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sicilia orientale ha operato nel corso del 2017. Un bilancio di assoluto rilievo che interviene in una società sempre più informatizzata e nella quale gli sviluppi tecnologici da un lato ci semplificano la vita ma dall’altro creano nuove minacce.
Gli investigatori della polizia postale sono andati sotto copertura nel deep web portando a compimento 50 operazioni con l’arresto di sei persone e la denuncia di 46 di cui 15 per adescamento di minori. Evidenza ha avuto negli scorsi mesi l’operazione 12 apostoli che ha portato a 4 arresti per associazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale aggravata su minori
Ma il web diventa spesso anche il luogo per la diffamazione, l’ingiuria, il furto dei dati personale, lo stalking. In questo settore sono stati 246 i casi trattati con la denuncia di 47 persone.
Ma la Polizia postale fa anche attività di prevenzione alle minacce cyber, alle aggressioni alle reti e in questo senso il 2017 ha segnato 28522 allarmi. Intensa l’attività anche a supporto del G7 tenuto a Taormina. Importante il contributo anche lo sviluppo delle piattaforme di sicurezza.
Nel settore economico e finanziario trattati 1885 casi con l’arresto di 8 persone e la denuncia di 246. In questo senso ha fatto parlare l’operazione Cryptolocker con 7 arresti 4 dei quali a Napoli sgominando una banda che truffava imprenditori e professionisti in tutta Italia.
Di grande interesse, poi, l’attività di monitoraggio delle minacce terroristiche in rete che ha riguardato 1520 spazi web di propaganda islamica.
Infine formazione e assistenza alla sicurezza, interventi nelle scuole per informare sui rischi del web oltre 1500 studenti e pagine web e profili twitter della polizia postale a disposizione dei utenti.
Le nuove sfide e i nuovi pericoli si contrastano così
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