Gli agenti della Squadra Amministrativa del Commissariato Pubblica Sicurezza “Nesima“, insieme al personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli, hanno eseguito accertamenti presso un chiosco bar di corso Indipendenza. Dai controlli è emersa l’installazione di due slot machine privi di titoli autorizzatori.

 

Violazione delle norme sulla ludopatia

Il chiosco si trova, tra l’altro, ad una distanza inferiore a 500 metri da obiettivi sensibili quali scuole, ospedali e palestre, in violazione delle misure previste dalla normativa vigente volta a prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia.

Manomissione degli apparecchi per eludere i controlli

È stato accertato, inoltre, che gli apparecchi, idonei a consentire l’esercizio del gioco con vincite in denaro, non erano collegati alla rete statale di raccolta del gioco, non consentendo la lettura dei dati relativi alle somme giocate, anche per l’effetto di manomissioni effettuate allo scopo di eludere qualsiasi tipo di tracciabilità delle giocate da parte dei Monopoli di Stato.

Mancanza di licenza e sanzioni

Infine, l’attività commerciale è risultata priva della licenza rilasciata dal Questore, così come previsto dal Testo Unico di Leggi di Pubblica Sicurezza. All’esito delle attività di controllo sono state contestate sanzioni pari a 26mila euro che, qualora non pagate nei termini di legge, comporteranno la chiusura dell’attività da un minimo di 60 a un massimo di 90 giorni

Autolavaggio abusivo scaricava rifiuti tossici, scatta il sequestro a Catania

Un’operazione congiunta del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Nesima” e della Polizia Locale di Catania ha portato alla luce un caso di grave inquinamento ambientale nel quartiere. Nel corso di un servizio mirato al controllo delle attività commerciali, gli agenti hanno passato al setaccio un autolavaggio della zona, scoprendo gravi irregolarità nella gestione delle acque reflue.

Le indagini degli agenti

Dalle verifiche è emerso che l’attività era completamente sprovvista di sistemi di regolamentazione e trattamento degli scarichi industriali, nonché delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività. Le acque reflue, contaminate da oli minerali, sostanze chimiche presenti nei detergenti e residui di vernice, venivano scaricate direttamente nell’ambiente circostante, con un elevato potenziale di danno per la salute pubblica e l’ecosistema.

Il titolare dell’autolavaggio è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per reati ambientali e l’attività è stata immediatamente posta sotto sequestro preventivo, in attesa di ulteriori accertamenti da parte delle autorità competenti. Al titolare sono state inoltre comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 800 euro.

I controlli contro l’illegalità diffusa

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di controlli del territorio volti a contrastare l’illegalità diffusa, che ha visto impegnati gli agenti del Commissariato Nesima, il Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale e la Polizia Locale in un servizio congiunto svoltosi in viale Mario Rapisarda e nelle zone limitrofe.