Prosegue la guerra a nervi tesi tra il Comune di Catania e la Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa. Il sindaco Enrico Trantino non esclude di adire le vie legali contro la società per la gestione dell’emergenza e soprattutto per i motivi che hanno scatenato l’incendio di questa estate che ha paralizzato per settimane lo scalo nella scorsa estate. Lo stesso primo cittadino ammette un po’ l’imbarazzo in questa vicenda: se da una parte resta convinto che ci sarebbe stata una cattiva gestione della situazione, dall’altra si rende conto che il Comune è socio della Sac. E quindi in caso di vittoria nelle aule giudiziarie davvero il comune ci guadagnerebbe qualcosa?
La relazione in consiglio
Il sindaco ha relazionato in consiglio comunale sostenendo che non sarebbe mai arrivate risposte alle denunce fatte dal Comune sull’incendio a Fontanarossa. Da più parti si è insinuato il dubbio che quell’incendio fosse figlio anche di mancati adempimenti sul piano della sicurezza dello scalo. Il primo cittadino all’assise ha rivelato che nell’ultima assemblea dei soci la Sac avrebbe “sorvolato” sulle diverse contestazioni avanzate. Trantino continua ad insistere di volere ragguagli su una serie di possibili manchevolezze sul fronte delle misure di sicurezza. Risposte che ad oggi non sarebbero ancora arrivate.
Il caso esploso ad agosto
Già nell’agosto scorso Trantino aveva fatto lo strappo chiedendo le dimissioni del consiglio d’amministrazione della Sac. L’incendio si verificò a metà luglio scorso ma i soci confermarono la fiducia. Il primo cittadino espose presunti “gravi inadempimenti” del management della società che gestisce l’aeroporto. Ecco perché chiede le dimissioni dell’intero Cda e, in alternativa, l’intervento del collegio sindacale. Un braccio di ferro che in tanto sostennero essere una guerra sotterranea interna al centrodestra: “Ho sempre sostenuto – osservò Trantino – che per le grandi infrastrutture strategiche debbano andare i migliori. E che chi è qualificato per condurre la propria azienda, non per forza deve avere competenze in ambito aeroportuale. A me non interessa chi indicherà il prossimo manager. Basta che individuerà il più bravo”.
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