I produttori di agrumi e gli allevatori dell’Ennese e del Catanese potranno usare l’acqua della diga Pozzillo, di Regalbuto. Lo stabilisce un’ordinanza del commissario delegato per l’emergenza idrica in Agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, che prevede un volume totale di 150 mila metri cubi di acqua utilizzabile per la seconda irrigazione di soccorso, esclusivamente per gli agrumeti nelle aree irrigue del Consorzio di bonifica di Enna, anche fuori comprensorio consortile, e per gli usi zootecnici.
Il provvedimento dispone anche che Enel, gestore dell’invaso, attivi un monitoraggio dell’ittiofauna presente nel lago in modo da assicurarne la salvaguardia, prevenire condizioni di crisi e avviare, qualora fosse necessario, il trasferimento dei pesci.
Tutte le attività dovranno svolgersi nel rispetto dei provvedimenti straordinari per l’utilizzo dei volumi idrici residui, che sono stati stabiliti dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, guidata da Leonardo Santoro.
Venti autobotti del servizio antincendio potranno essere utilizzate per la distribuzione di acqua. Il Corpo forestale della Regione Siciliana ha individuato alcuni mezzi che, compatibilmente con le esigenze di spegnimento dei roghi, potranno essere messi a disposizione della Protezione civile regionale per rifornire di acqua non potabile famiglie, aziende agricole e zootecniche. Le autobotti da destinare a tale impiego sono state individuate in tutte le province dell’Isola e resteranno stabilmente nelle loro sedi di destinazione per essere usate nei rispettivi territori.
Questa la dislocazione dei mezzi sul territorio siciliano: un’autobotte da 8000 litri di stanza a Castelvetrano (Tp); una da 8000 litri a Enna bassa; un mezzo da 7500 lt a Buccheri e uno da 8000 lt a Noto (Sr); uno da 8000 lt a Barcellona Pozzo di Gotto (Me); tre da 8000 lt a Caltanissetta, Mazzarino e Niscemi e un altro da 10000 lt ancora nel capoluogo nisseno; un’autobotte da 8000 lt a Chiaramonte Gulfi (Rg), tre da 8000 lt e una da 10000 lt tra Randazzo, Maniace e Castiglione di Sicilia (Ct); quattro da 8000 lt tra Carini, Giuliana, Cefalù e Ficuzza/Godrano (Pa); due da 8000 lt nel distaccamento di Cammarata dell’autoparco di Agrigento.