Mentre i migranti sopravvissuti sbarcati a Pozzallo, in provincia di Ragusa, riferiscono di un nuovo naufragio con 80 morti, non si ferma la nuova ondata di sbarchi nei porti siciliani.
I superstiti, circa 40, sono arrivati a bordo del pattugliatore Fiorillo con altri 407 migranti.
In 120, erano partiti dalla Libia a bordo di un gommone che, anche sovraccarico, ha imbarcato acqua.
Una ottantina dei passeggeri sono finiti in mare. Gli altri sono rimasti in acqua per molto tempo fino all’arrivo dei soccorritori che li hanno tratti in salvo. Sulla tragedia ha aperto un’inchiesta la Procura di Ragusa.
E’ previsto per oggi l’arrivo a Catania di quasi 500 migranti in viaggio a bordo della nave Sirio, il pattugliatore d’altura della marina militare italiana.
Sabato mattina, nel porto etneo, sono arrivati altri 394 migranti a bordo della nave della Ong Moas. Con loro anche il corpo senza vita di un giovane migrante di 21 anni, originario della Sierra Leone, trovato morto sul fondo di un gommone, vegliato dal fratello.
Per la morte del migrante indagano gli agenti della Squadra Mobile di Catania, coordinati dalla Procura etnea.
Il migrante, secondo la ricostruzione fatta dai sopravvissuti e dallo stesso fratello, ascoltato come testimone è stato ucciso dai trafficanti libici.
Il corpo presenta almeno un colpo di arma da fuoco, verosimilmente una pistola, forse sparato alle spalle. Non è stato ancora chiarito il movente della tragedia, se legato al rifiuto della vittima di consegnare il proprio cappellino da baseball a un trafficante, che lo ha ucciso per il diniego, secondo quanto riferito da migranti ai soccorritori di Moas.
E’ stata invece ricostruita la dinamica: la sparatoria sarebbe avvenuta su un gommone e il corpo è rimasto sul fondo del natante guardato dal fratello. Poi è stato recuperato dai soccorritori.
Nel weekend che si è appena concluso sono più di 3000 i migranti salvati in diverse operazioni di soccorso sbarcati nei porti di Reggio Calabria, Catania, Augusta, Pozzallo e Messina.
Nel Mar Mediterraneo, intanto, continuano le ricerche per altri 20 avvistamenti e per le otto segnalazione arrivate tramite telefono satellitare.
Dell’utilizzo dei telefoni satellitari ha parlato nei giorni scorsi il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ha ipotizzato un collegamento tra i trafficanti di uomini e le Ong (che respingono le accuse).
Il caso sollevato dal magistrato catanese ha non solo diviso il mondo politico e istituzionale, ma ha reso inevitabile l’intervento del Csm. Zuccaro (dopo gli interventi in Commissione Schenghen alla Camera e Difesa al Senato) sarà sentito all’Antimafia, convocato dal presidente Rosy Bindi.
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