I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli a contrasto della commercializzazione di prodotti illegali e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, hanno sequestrato a Giarre oltre 12mila prodotti di vario genere, tra i quali bigiotteria e prodotti di merceria utilizzati nel confezionamento di bomboniere e pacchetti regalo, nonché prodotti elettrici non sicuri.
Gli articoli sequestrati
In particolare, nel corso dell’intervento eseguito presso un punto vendita a Giarre, gestito da un imprenditore di nazionalità cinese, le Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto hanno individuato diversi prodotti, per la maggior parte accessori per capelli, articoli da regalo, stickers adesivi, collane, braccialetti e altro materiale privo degli standard di sicurezza previsti dai regolamenti della Comunità Europea, che venivano venduti senza l’indicazione del Paese d’origine, dell’importatore, dei materiali impiegati, delle indicazioni minime di sicurezza, della destinazione d’uso nonché delle istruzioni in lingua italiana, così da provocare un grave rischio per la salute del consumatore.
Multa da 50mila euro
Le attività della Guardia di Finanza eseguite nel settore della ‘‘tutela del mercato dei beni e dei servizi’’ si pongono a tutela del consumatore che può essere talora indotto ad acquistare, inconsapevolmente, prodotti “non sicuri” venduti a prezzi più competitivi di quelli praticati dagli imprenditori commerciali che operano nella legalità avvalendosi di canali regolari di distribuzione, in danno alle regole del mercato concorrenziale. Al titolare dell’impresa, segnalato alla Camera di Commercio, sono state notificate sanzioni amministrative fino ad un massimo di oltre 50mila euro.
Sequestri a Palermo
I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Palermo, nell’ambito dell’esecuzione dei servizi d’istituto per verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza del consumatore, hanno sottoposto a sequestro, nel corso di quattro distinte attività di servizio 238.660 accessori di vario genere. Oltre al sequestro della merce, i quattro esercenti sono stati verbalizzati per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative previste dal codice del consumo, ammontanti complessivamente, nel massimo, a oltre 100mila euro.
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