La Digos di Catania ha eseguito perquisizioni nell’abitazione di cinque appartenenti al gruppo di estrema destra Spazio Libero Cervantes indagati dalla Procura per propaganda per motivi di discriminazione razziale o etnica, diffamazione aggravata dalla finalità di odio etnico ed imbrattamento.
Sarebbero gli autori di scritte apparse sui muri del centro della città, l’8 novembre 2019, alcuni giorni dopo l’istituzione in Parlamento della Commissione contro i crimini di odio. Scritte che la Procura definisce “tutte di stampo estremistico di destra”, come “W il Duce”, e due “fortemente oltraggiose nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre”.
Alla loro identificazione la Digos è arrivata anche visionando riprese da videosorveglianza. Durante le perquisizioni è stato sequestrato materiale definito utile alle indagini, tra cui adesivi con svastiche, un manifesto su sfondo nero che richiama il “Presente!” fascista, un foglio manoscritto con la svastica e il simbolo delle SS e la scritta ‘Heil Hitler’.
“Il razzismo è un concetto disgustoso da noi lontano anni luce sia in termini ideali che politici. Il riconoscimento ed il rispetto delle diverse identità restano la base della nostra azione politica”. Così in una nota Spazio Libero Cervantes sull’indagine della Digos di Catania.
“Lo Spazio Libero Cervantes, come riconosciuto dalla stessa DigoS e dalla Procura – si legge in una nota – non ha mai avuto posizioni antisemite, e mai ne avrà. I fatti narrati rivestono particolare gravità, ed è opportuno che le autorità competenti svolgano il loro lavoro con la massima serenità. Spazio Libero Cervantes non ha alcunché a che vedere con tali avvenimenti dai quali si dissocia, senza se e senza ma, ribadendo la sua solidarietà alla Senatrice Liliana Segre. Si precisa – conclude la nota – che non permetteremo nessun linciaggio mediatico volto, evidentemente, a screditare chi da decenni lavora con impegno sul territorio”.
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