Un’inaudita violenza nei confronti dei genitori che si trascinava da mesi. La scintilla della follia che scattava ogni qual volta non gli venivano consegnati soldi per comprare la droga. La Procura di Caltagirone ha richiesto e ottenuto dal gip del tribunale gli arresti domiciliari per un uomo di 30 anni di Scordia, nel catanese. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione: è stato trasferito in un istituto di cura e assistenza. Il provvedimento scaturisce dalle indagini dei carabinieri della locale stazione che hanno fatto luce sulle abituali e reiterate condotte violente del giovane nei confronti di entrambi i genitori conviventi. Nei loro confronti sono stati documentati maltrattamenti fisici e psicologici, compiuti anche per l’abuso di sostanze stupefacenti con lo scopo di ottenere denaro e oggetti in oro per procurarsi la droga.
Un clima di terrore
Il giovane avrebbe instaurato in casa un vero e proprio clima di terrore, sottoponendo i genitori a violenze, minacce, aggressioni fisiche e danneggiamenti di mobili e suppellettili dell’abitazione, tanto da far temere ad entrambi costantemente per la propria incolumità. In particolare la madre, in preda all’ansia e alla disperazione, avrebbe avuto anche difficoltà a dormire di notte mentre il padre in uno dei tanti episodi di violenza, minacciato di morte con un coltello, sarebbe stato costretto a rifugiarsi nell’abitazione della nonna paterna.
Situazione degenerata
La situazione, già grave, sarebbe degenerata a partire dallo scorso ottobre quando il 30enne, agendo in preda alle crisi di astinenza dalle droghe, avrebbe sferrato pugni alla testa e alle spalle della madre cagionandole lesioni personali causandole “trauma cranico minore, trauma da strattonamento alle spalle, stato di agitazione reattivo, ecchimosi al dorso”, giudicate guaribili in 10 giorni, iniziando poi a danneggiare mobili e suppellettili in casa. In occasione di un litigio con un parente nel successivo mese di novembre, il 30enne avrebbe nuovamente aggredito la madre, intervenuta per separarli, provocandone una violenta caduta a terra.
Il diniego alla consegna di denaro
A fronte del diniego dei genitori di consegnargli il denaro richiesto, l’uomo aveva assunto condotte minacciose consistenti, tra l’altro, nello scaraventare a terra un televisore, nel lanciare le posate in strada, nel danneggiare la ringhiera di una scala con calci, nel tentativo di incendiare un divano con un accendino, nel rompere con un martello una porta a vetri del vicino di casa, nonché nel tentativo di appiccare il fuoco alla porta. A dicembre poi l’ennesimo grave episodio di violenza: dopo una discussione animata, ha preteso dalla madre che gli consegnasse i documenti per riscuotere la pensione ed ancora, nello scorso mese di febbraio, l’ennesimo danneggiamento, questa volta dei mobili della cucina sempre con lo scopo di ottenere denaro. I genitori a questo punto, all’apice della disperazione, si sono rivolti ai carabinieri di Scordia.
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