Grazie alla segnalazione dei colleghi del Commissariato di Taormina e al sistema GPS, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale hanno localizzato uno scooter rubato pochi giorni prima. Il veicolo è stato ritrovato in via Scaccianoce, ad Acireale, parcheggiato sul marciapiede e nascosto dietro un’auto. Presentava evidenti segni di manomissione.
La verifica del numero di telaio
I controlli effettuati sul posto hanno confermato che il numero di telaio corrispondeva a quello dello scooter rubato a Taormina. La targa originale era stata sostituita con una targa appartenente a un veicolo simile, ma di diversa cilindrata, intestato a una donna residente nei pressi del luogo del ritrovamento.
Il coinvolgimento del diciannovenne
Gli agenti hanno contattato la proprietaria della targa, la quale ha dichiarato che lo scooter era in uso al figlio diciannovenne. Il giovane, interrogato dagli agenti, ha fornito risposte evasive riguardo alla discrepanza tra la targa e il numero di telaio.
La conferma del furto e la restituzione al proprietario
Ulteriori indagini hanno permesso di accertare che lo scooter apparteneva a un uomo che ne aveva denunciato il furto al Commissariato di Taormina. L’uomo, contattato dalla polizia di Acireale, ha riconosciuto il proprio veicolo e ha mostrato la copia delle chiavi.
Il sequestro e la denuncia per riciclaggio
La targa e il libretto di circolazione falsi sono stati sequestrati. Lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario. Il diciannovenne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di riciclaggio.
Scoperto traffico di ricambi auto rubate
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato due uomini, un 58enne di Paternò e un 33enne di Santa Maria di Licodia, con l’accusa di ricettazione in concorso. L’operazione ha portato alla luce un traffico illecito di autovetture rubate a Catania. Le indagini, avviate nel quartiere di Librino, hanno permesso di individuare un furgone utilizzato per il trasporto dei pezzi di ricambio. Attraverso la targa del veicolo, i militari sono risaliti al 58enne, proprietario anche di un terreno in contrada Malvezzaro a Paternò, luogo utilizzato come base operativa per lo smembramento dei veicoli.
L’appostamento e l’arresto in flagranza
L’attività info-investigativa ha portato i Carabinieri a organizzare un appostamento nei pressi del terreno. All’alba, i militari hanno sorpreso i due uomini intenti a caricare la carcassa di una Jeep Renegade, precedentemente rubata a Catania, sul furgone. L’intervento immediato ha permesso di bloccare i due individui e di perquisire il veicolo. All’interno sono state ritrovate le targhe della Jeep e una chiave codificata “Hhorse”, utilizzata per avviare le auto senza chiavi. Inoltre, è stato rinvenuto un block notes con annotati diversi modelli di auto, probabili obiettivi di futuri furti.
Il ritrovamento di altri pezzi di ricambio e motori
La perquisizione dell’area ha portato alla luce il blocco motore della Jeep Renegade, insieme a numerosi altri motori e parti di carrozzeria di altre autovetture, nonché due targhe appartenenti ad un’auto rubata nel 2018. Questo dimostra l’esistenza di un’attività di smembramento e riciclaggio consolidata. Il 58enne è stato condotto al carcere di Piazza Lanza a Catania, mentre per il 33enne sono stati disposti gli arresti domiciliari.
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