Scommesse illegali e sala giochi accessibile da un ingresso secondario. E’ la scena che si sono trovati davanti i funzionari dell’agenzia dei Monopoli in un’attività pubblica nel Catanese. Nella sala principale scoperti apparecchi che permettevano di effettuare scommesse sportive senza le dovute autorizzazioni. Andando ancora più a fondo scoperta anche una sala giochi si potevano effettuare scommesse clandestine al casinò virtuale. Anche qui nessuna autorizzazione. Per l’esercente titolare dell’attività elevata una sanzione pesantissima da 400 mila euro.
Ispezione coordinata
I funzionari Adm di Catania sono intervenuti in collaborazione con i militari dell’Arma dei carabinieri. Ad essere state effettuate delle attività mirate al controllo delle apparecchiature da gioco installate negli esercizi pubblici. Rinvenuti 8 totem che venivano utilizzati, in via esclusiva, per effettuare giochi da casinò. Il problema è che questi apparecchio erano privi di titolo autorizzatorio rilasciato dall’agenzia delle accise, dogane e Monopoli. Inoltre non avevano alcun collegamento alla banca dati nazionale.
La sala giochi “nascosta”
Durante le operazioni di verifica è stato riscontrato che da un ingresso autonomo e secondario del locale era possibile accedere a una vera e propria sala giochi. Qui venivano identificati cinque scommettitori intenti a giocare con gli apparecchi elettronici grazie ad un collegamento internet.
La sanzione
Generalmente, tramite un contratto di comodato d’uso, i totem sono destinati alla fruizione di prodotti e servizi online. Ma il loro utilizzo non è consentito per accedere a siti di gioco con vincita in denaro o contrari all’ordine pubblico e al buon costume. Il risultato della verifica ha consentito di elevare, a carico del gestore del locale, sanzioni amministrative per un totale di 400 mila euro.
L’ultima operazione
Appena qualche giorno fa ci fu l’ultima operazione sempre in provincia di questo genere. Da fuori, e sulla carta, doveva essere un centro elaborazione dati ma in realtà era un’agenzia scommesse abusiva che utilizzava server stranieri per permettere le giocate on line su eventi sportivi. E’ quanto è stato scoperto in quell’occasione dall’agenzia delle dogane e monopoli di Palermo nel catanese dove il titolare è stato non solo è stato denunciato ma anche pesantemente multato per varie violazioni. Ora rischia di dover pagare allo Stato qualcosa come mezzo milione di euro.
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