Il funzionario dell’assessorato a Infrastrutture e mobilità della Regione Siciliana, indicato dalla Procura di Catania come il ‘facilitatore’, è Mario Corradino. E’ indagato per traffico d’influenza.
Per i pm si sarebbe fatto promettere da uno dei due imprenditori arrestati somme di denaro per la mediazione illecita nei confronti di altri funzionari per fargli compiere un atto contrario ai loro doveri d’ufficio in favore della Cisma ambiente, relativo all’ampliamento del sito della discarica di contrada Bagali a Melilli.
Nell’inchiesta ‘Piramide’ sono complessivamente 26 le persone indagate dalla Dda della Procura di Catania. Il provvedimento cautelare, eseguito da carabinieri del comando provinciale e del Noe di Catania e che dispone anche i sequestri di beni eseguiti dal Gico della Guardia di finanza, è stato firmato dal Gip Giuliana Sammartino.
Ha un ruolo non marginale Corradino, destinatario di un avviso di garanzia e una convocazione di interrogatorio fissata per lunedì prossimo. Non solo dà “consigli strategici” – secondo quanto scrive il Gip nell’ordinanza – “a Paratore su come fare aggiudicare alla ditta Vittadello la gara d’appalto sui lavori di consolidamento delle gallerie messinesi (Vittadello è con noialtri…) i due discettano di stati di avanzamento e perizie di variante di miglia di euro, e di contatti con uomini politici siciliani di assoluto rilievo”.
I carabinieri del Noe annotano che mentre Paratore va a Roma per parlare con qualcuno in posizione strategica della pratica di ampliamento della sua discarica – in ballo c’è proprio questa richiesta – nel frattempo Corradino cerca contatti anche con il ministro dell’Ambiente Galletti tramite l’onorevole palermitano Saverio Romano, grazie al quale riesce ad avere un appuntamento con il ministro per il 26 settembre 2014. L’incontro avviene. Corradino osservato dalla polizia giudiziaria incontra Romano e alle 13.14 di quel giorno i due varcano la sede del ministro dell’Ambiente in largo Goldoni da dove escono un’ora dopo.
Br
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