Stop temporaneo al processo che vede imputato Antonino “Nino” Santapaola, 67 anni, fratello dello storico boss catanese Benedetto, conosciuto come “Nitto”.
La seconda sezione della Corte di Appello Penale di Catania (Presidente Dott. Riccardo Pivetti, a latere i consiglieri Dott.ssa Antonella Bacianini e Dott.ssa Loredana Pezzino), all’udienza di mercoledì 22 settembre 2021, ha rinnovato incarico al perito Prof. Antonino Petralia per accertare la capacità di partecipare coscientemente in giudizio del boss mafioso detenuto al 41 bis.
Istanza di scarcerazione
Santapaola è «incapace a prendere parte scientemente al processo», aveva scritto il perito a luglio. Adesso il rinnovo della perizia. Antonino Santapaola è difeso dall’avvocato Giuseppe Lipera, che aveva annunciato nei mesi scorsi che ripresenterà “istanza per la sua scarcerazione e, comunque, per la revoca della misura del 41 bis, a cui il detenuto è a tutt’oggi sottoposto nonostante la grave malattia da cui risulta oggettivamente affetto”.
“Schizofrenia irreversibile”
Il boss secondo la difesa sarebbe affetto da “schizofrenia irreversibile”, ma solo 3 perizie su 25 lo avrebbero confermato. Il procedimento a suo carico è sospeso oramai da tantissimi anni. Il fratello del boss Nitto Santapaola è condannato all’ergastolo per associazione mafiosa, reato consumato negli anni ’70, ed è detenuto dal 2000, nel carcere milanese di Opera.
Udienza rinviata al 2022, la moglie nominata “curatore speciale”
La Corte ha provveduto altresì a nominare, su indicazione della difesa, curata dall’Avv. Lipera, la moglie dell’imputato – Santa Rapisarda -quale curatore speciale, rinviando l’udienza all’8 aprile 2022 per sentire il perito, che dovrà riferire sulle capacità del Santapaola Antonino di stare in giudizio.
Nel 2017 entrò in coma
Nel 2017 il boss Antonino Santapaola, già carcerato in regime di 41 bis, venne ricoverato all’unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale San Paolo di Milano perché era entrato in coma.
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