L’Asp di Catania è impegnata in prima linea nel fornire servizi a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare e fornisce ai cittadini i necessari livelli di informazione. Due milioni di ragazzi soffrono di questi disturbi, nel nostro Paese e decine di milioni di giovani, nel mondo, si ammalano ogni anno.
“I Dca – spiega Maria Concetta Cannella, direttore del Servizio di Psicologia dell’Asp di Catania – costituiscono una vera e propria epidemia sociale che non sembra, in questo momento, trovare argine alla sua crescita esponenziale e all’insorgere del disturbo in età sempre più precoce”.
I servizi e i livelli di intervento dedicati ai Dca sono diversi, modulati secondo la gravità del problema, sia in ambito preventivo, sia in ambito ambulatoriale.
Sono state numerose anche le iniziative di formazione aziendale e i momenti di divulgazione realizzati presso le scuole, per promuovere una cultura della prevenzione nell’ambito specifico.
Trattamento d’elezione, secondo le linee guida internazionali e le ricerche evidence based, è la psicoterapia. L’intervento, condotto in team multiprofessionali, ha lo scopo di promuovere un cambiamento tale da alleviare in modo stabile la sofferenza emotiva legata al disturbo e un cambiamento nei comportamenti e atteggiamenti disfunzionali nei confronti di se stessi, del cibo e delle relazioni affettive.
Gli psicologi del Servizio di Psicologia dell’Asp di Catania, operano in team con altre figure professionali, in particolar modo con gli psichiatri del Dipartimento di salute mentale diretto da Giuseppe Fichera.
“Dai Dca si guarisce – aggiunge Cannella -. È utile, però, intervenire tempestivamente. Anche in questo caso la prevenzione è l’opportunità migliore di cura”.
Interventi preventivi sono progettati dall’Asp di Catania, nelle diverse articolazioni, per bambini e ragazzi in età adolescenziale e per adulti.
L’Assessorato regionale alla Salute ha anche promosso un progetto che prevede un percorso sperimentale, preventivo, assistenziale e riabilitativo per soggetti in età evolutiva con obesità, diabete o sospetto Dca.
Il progetto, di cui è referente assessoriale la dr.ssa Elena Alonzo, direttore del Servizio Igiene alimenti e nutrizione (Sian) dell’Asp di Catania, metterà in rete il Sian, le varie articolazioni dell’Asp di Catania, i Pediatri di base e la Diabetologia pediatrica del Policlinico, al fine di fornire risposte appropriate ai diversi livelli di assistenza.
Nel mese di marzo sono state, inoltre, pubblicate le Linee guida regionali per il trattamento dei Dca.
“Le linee guida – spiega Carmelita Russo, responsabile del servizio per i Dca presso l’UO NPIA Ospedaliera che, insieme dal dr. Carmelo Mazza e ai dr. Raffaele Barone e Fiorentino Troiano, ha partecipato ai lavori per la redazione del testo – sottolineano la multidisciplinarietà dell’intervento e ne definiscono gli standard operativi. Una idea di forza è rappresentata dalla necessità di armonizzazione, presso le Asp, dei servizi presenti sul territorio. Il modello di assistenza in Sicilia deve essere adesso integrato dalla residenzialità. Questo è il prossimo obiettivo indicato dall’Assessorato regionale alla Salute”.
I numerosi servizi che contribuiscono alla cura dei Dca rappresentano la coralità degli intenti e dei percorsi di cura che si attivano per accompagnare i pazienti nel delicato viaggio verso la guarigione.
Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare?
I disturbi del comportamento alimentare vengono principalmente suddivisi in: anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e disturbi non altrimenti specificati. Punto in comune tra tutti i disturbi, a prescindere dal peso, è l’intensa e distorta ideazione sul cibo e sulle forme corporee.
Cibo e corpo si trasformano in nemici e accade qualcosa che non è solo connesso con l’insorgere di una malattia, col cambiamento di stili di vita e modelli culturali, ma che, forse, è più intimamente collegato con la difficile strutturazione dell’identità dei giovani in questo nostro mondo.